Il loro principale obiettivo tattico ora è prendere il pieno controllo della città di Severodonetsk. Un serbatoio di acido nitrico in un’industria chimica è stato colpito da un bombardamento russo a Severodonetsk, la città sotto assedio della regione orientale ucraina di Lugansk. Lo ha riferito il governatore Serhiy Gaidai: “L’acido nitrico è pericoloso se inalato, ingerito e se entra in contatto con la pelle”.
Quello che sta accadendo a Severodonetsk potrebbe diventare un punto di svolta, tale da permettere a Putin di annunciare la fine dell’Operazione Militare Speciale ,il nome imposto dal Cremlino all’invasione dell’Ucraina e aprire una nuova fase del confronto con Kiev e con l’Occidente. La conquista di Severodonetsk infatti significherebbe l’occupazione della quasi totalità del Donbass ucraino. E la caduta della città sarebbe adesso molto vicina, forse imminente.
La conquista di severodonetsk
Ormai siamo così assuefatti allo stillicidio di combattimenti nel Donbass da rischiare di perdere di vista i momenti cruciali di questa guerra. E quello che sta accadendo a Severodonetsk potrebbe diventare un punto di svolta, tale da permettere a Putin di annunciare la fine dell’Operazione Militare Speciale – il nome imposto dal Cremlino all’invasione dell’Ucraina – e aprire una nuova fase del confronto con Kiev e con l’Occidente. La conquista di Severodonetsk infatti significherebbe l’occupazione della quasi totalità del Donbass ucraino. E la caduta della città sarebbe adesso molto vicina, forse imminente.
Un terzo della città nelle mani dei Russi
Dopo dieci giorni di fuoco ininterrotto di cannoni e razzi, ieri le avanguardie russe sono penetrate tra le case. I reparti speciali degli Spetsnaz sono avanzati da due direzioni, con il risultato di tagliare in due il centro abitato. Nel tardo pomeriggio gli incursori hanno diffuso sui social foto scattate nella piazza principale. Poi nella notte sono affluiti rinforzi e all’alba la situazione appare critica per i difensori. Un terzo della città, forse la metà, è già nelle mani degli attaccanti: una notizia confermata da entrambi gli schieramenti. La resistenza è comunque accanita, ma i soldati di Kiev sono provati da settimane di vita sotto le cannonate: anche i rifornimenti di munizioni sono limitati.
Sara Mellino