In questi giorni è al cinema il film d’animazione giapponese Jujutsu Kaisen 0- The Movie di Sunghoo Park, tratto dal manga omonimo di Gege Akutami. Il volume 0 è il prequel della serie Jujutsu Kaisen ed è davvero spettacolare!
I personaggi e le tematiche del manga tra finzione e realtà
Il volume 0 è pubblicato da Planet Manga della Panini Comics, e già dalla copertina manifesta lo stile dark preannunciando il suo genere di riferimento: shonen dark action. Si presume essere dunque un manga per ragazzi, con tanti combattimenti ed un po’ superficiale. Invece no! Sorprendentemente si rivela una storia profonda, con personaggi ben fatti ed un mondo esoterico ricco di spiriti e stregoni della mitologia giapponese. I capitoli sono 4, le tavole sono intrise di uno stile unico nel disegno che fa di Akutami un mangaka riconoscibilissimo. Il protagonista principale è Yuta Okkotsu (un ragazzo maledetto), e a seguito la sua formidabile squadra dell’Istituto di Arti Occulte, formata dal maestro Satoru Gojō (con delle bende sugli occhi che lo rendono misterioso e affascinante), un Panda gigante, Inumaki Toge (con il potere delle parole maledette), e Maki Zenin (che senza i suoi occhiali non riesce a vedere le Maledizioni e per questo è la vergogna della famiglia). Nel secondo capitolo si introduce la figura del villain principale Geto Suguru, dall’aspetto di un samurai e che desidera impossessarsi della Maledizione di Yuta per accrescere il suo potere e poter sterminare più facilmente i non-stregoni (ovvero noi comuni mortali).
Una delle cose meravigliose di questo manga è il riferimento continuo a personaggi realmente esistiti o che fanno parte della cultura popolare giapponese e che ora vengono posti sottoforma di Maledizioni (spiriti mostruosi pronti ad uccidere e ad essere utilizzati come armi dagli stregoni); un esempio è la Maledizione di livello speciale incarnazione di Tamamo No Mae, figura della mitologia giapponese che secondo i racconti pareva essere una perfida volpe a nove code sotto le mentite spoglie di una bellissima donna.
Altra cosa interessante è la profondità di alcuni dialoghi che spaziano dall’essenza dell’amore ai dubbi esistenziali sulla religione, Geto infatti solleva una brillante osservazione mentre combatte contro Yuta:
“Gli umani si trovano in cima alla catena alimentare. L’unico a essere sopra di loro è un dio immaginario. Non lo ritieni strano? Dopotutto ci siamo anche noi stregoni, che siamo tutt’altro che immaginari”.
A quanto pare Geto, personaggio del manga di Akutami, afferma che la sua esistenza sia più reale del “personaggio” principale del libro più famoso del mondo: la Bibbia.
Amore maledetto
Il vero perno di tutta la storia di questo volume 0 è l’Amore. È proprio dall’amore infatti che nasce la Maledizione che si lega a Yuta per 6 anni: il suo nome è Rika, l’amata morta a soli undici anni. Un amore che supera la morte: Rika si lega a Yuta anche se sottoforma di Maledizione, si tramuta in un mostro pur di stargli accanto, lo ama così tanto da maledirlo, o almeno questo è quello che crede Yuta fino ad un certo punto della storia. Rika diventa al contempo croce e delizia di Okkotsu: potente arma da sfoderare quando è il momento, ed un mostro da tenere a bada ed esorcizzare il più presto possibile per condurre una vita normale.
Jujutsu Kaisen 0 è un’avventura esoterica che toglie il fiato, e non è difficile capire il perché sia campione di vendite in Giappone, ha tutto ciò che serve per entusiasmare il lettore ad ogni pagina: personaggi interessanti e ben definiti sin da subito, valori saldi a cui far riferimento, una storia che affonda le radici nella mitologia ma in modo innovativo, ed un apoftegma niente male:
“Non esiste maledizione più contorta dell’amore”.
Satoru Gojō
Sara Di Luca