Tre Oscar e una lunga carriera di successi, Frances McDormand compie oggi 65 anni. Nasce a Chicago il 23 giugno 1957 e viene adottata assieme ad altri due figli da una coppia canadese, crescendo nei sobborghi di Pittsburgh. Si diploma in teatro nel West Virginia, prende il master in belle arti a Yale nel 1982 e da subito si avvicina al cinema con il suo primo esordio, nel film “Blood Simple – Sangue facile“. Questo sarà solo l’inizio di una carriera che proseguirà tra cinema, teatro e televisione.

I film cult dell’attrice Frances Mcdormand

Frances McDormand nel film “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” (Credits: Cinematographe)

È una grande professionista in grado di entrare dentro i personaggi che interpreta, li vive per poi raccontarli. Frances McDormand riesce con grande espressività a essere credibile e grazie un lungo sodalizio con i fratelli Coen viene definitivamente lanciata con il ruolo della capo poliziotta Marge Gunderson in “Fargo” che le fa vincere il suo primo Oscar. Tra la fine degli anni ’90 e i primi 2000 la vediamo in altri importanti titoli come “Wonder Boys” o “Quasi famosi” per poi ritornare a essere diretta da Ethan e Joel Coen.

In “Burn After Reading“, un’esilarante commedia a tratti surreale, veste i panni di Linda Litzke, una donna di mezza età che sogna interventi di chirurgia estetica che non può pagarsi e viene coinvolta per caso da Chad (Brad Pitt), un suo collega di lavoro, in un gioco pericoloso con la CIA. Passiamo a uno tra i migliori film della cinematografia di Paolo SorrentinoThis Must Be the Place“, qui la vediamo come Jane, moglie di Cheyenne (Sean Penn) una rockstar del passato che decide d’intraprendere un viaggio, attraverso i ricordi del padre.

I recenti ruoli di Frances McDormand in “Tre Manifesti a Ebbing, Missouri” e “Nomadland”

Finiamo questa carrellata con gli ultimi due film che l’hanno portata a vincere altri due Oscar: “Tre Manifesti a Ebbing, Missouri” e “Nomadland“. Nel primo è Mildred Hayes, mamma in cerca di giustizia dopo la morte della figlia, che non si arrende al fatto che le autorità locali non siano in grado di risolvere il caso. Nel secondo è Fern, una nomade che abbandona le comodità della vita, per intraprendere un percorso di riscoperta. In entrambe le interpretazioni dà il meglio di sé, integrandosi perfettamente con il personaggio, risultando così convincente senza lasciare alcun dubbio sulla sua bravura.

Celebriamo così quest’attrice e questa lunga carriera di successi sperando il futuro ci riservi ancora molti altri bei film!

Francesca Agnoletto

Seguici su Google News