In termini finanziari il Direct Lending è una vera e propria rivoluzione nel panorama delle possibilità dei prestiti. Se in passato le banche erano le uniche a poter raccogliere risparmi ed elargire crediti, oggi è possibile che i finanziamenti siano erogati direttamente anche da soggetti non bancari. Un’attività di questo tipo consente alle imprese, grandi o piccole (PMI) sia di vendere crediti commerciali per sostenere il capitale circolante sia di richiedere prestiti a medio-lungo termine per progetti di crescita, acquisizione o rifinanziamento del debito.
Si tratta di uno strumento di ultima generazione che suscita un interesse sempre crescente da parte degli operatori finanziari più informati e avveduti.
Quello che si sta profilando come la più avanzata frontiera del credito è infatti la scelta perfetta per numerose aziende troppo spesso impedite dalle eccessive regole imposte dal sistema bancario.
In particolare, dopo la crisi che nel 2008 ha colpito le imprese, le banche hanno limitato i finanziamenti in vista della sofferenza generale. In questo contesto il Direct Lending ha rappresentato un’occasione preziosa per le aziende che necessitavano di nuovi finanziamenti volti a incrementare innovazione e produzione, ma è stato anche una possibilità allettante per gli investitori che, operando in questo settore, hanno potuto puntare sul raggiungimento di guadagni consistenti.
In Italia il Direct Lending costituisce un’opportunità tutta nuova resa possibile solo a partire dal Decreto Legge nr 18 del 2016.
Cosa sono le piattaforme Fintech
Le piattaforme informatiche Fintech consentono opportunità di incontro tra domanda e offerta creando tra creditori e debitori nuovi possibili canali di interazione.
Similmente a quanto accade attraverso le banche, l’impresa che ha bisogno di un prestito presenta la propria domanda che dev’essere vagliata da esperti incaricati di valutare il tipo di richiesta, la solidità dell’azienda, la governance societaria e la prospettiva di sviluppo. Una volta controllata la sostenibilità finanziaria del progetto di credito, può essere stipulato il contratto di prestito secondo condizioni e interessi definiti.
Il sistema del Direct Lending risulta estremamente flessibile e per questo conveniente non solo per le imprese ma anche per gli investitori.
Tra gli investitori si profilano non solo le imprese ma anche le famiglie con il credito al consumo e la prospettiva di guadagni consistenti.
Le piattaforme Fintech erogano servizi finanziari alternativi a quelli accessibili tramite i canali tradizionali e agevolano l’accesso delle imprese ai prestiti di cui necessitano puntando a rendere più immediata, diretta e smart la gestione delle finanze.
Il mercato italiano
Il direct landing è arrivato in Italia solo da poco ma immediatamente ha dato spazio ai privati con soluzioni come fondi di investimento concepiti per finanziare i progetti delle famiglie e per acquisire a titolo di investimento anche quote dai fondi disponibili. Le piattaforme italiane che erano nate come Peer-to-Peer, in modo che i privati finanziassero privati e poi aziende, si stanno muovendo come già accaduto all’estero: gli investitori istituzionali muovono le grandi masse a beneficio delle aziende che cercano chiedono credito online.
Se una volta l’unica possibilità di ottenere un prestito passava dagli istituti bancari, oggi sempre più aziende sfruttano il direct landing.
Attraverso il direct landing PMI e grandi imprese possono vendere crediti commerciali per il sostegno del capitale circolante, puntare su prestiti a medio-lungo termine (3-5 anni) nell’ottica di progetti di crescita, nuove acquisizioni o rifinanziamenti del debito.
Nuove operazioni finanziarie
Per concludere è sempre opportuno approcciare a nuove operazioni finanziarie con la giusta consapevolezza e competenza, affidandosi a personale esperto e preparato.
Se non si è al dentro delle dinamiche finanziarie più evolute è bene scegliere consulenti adatti, capaci di consigliare al meglio sul tipo di prestito da chiedere e ottenere in piena libertà e sicurezza.