Tra concerti, open bar e giostre al neon, la conferenza Bethesda di certo è stata, a livello scenico, la più riuscita fino ad ora. Perchè si sa, Bethesda non vuole passare inosservata, non è nel suo stile; vuole farsi notare e sa farlo anche bene.
Quaranta i minuti che hanno segnato la durata della conferenza, non molti, ma neanche pochi visti i titoli presentati. Pete Hines compare solo due volte, all’inizio e alla fine, giusto per un saluto, si lascia scappare qualche volgarità softcore, ma non si perde minimamente in chiacchiere autoreferenziali; lascia che siano i suoi titoli a parlare per lui.
The Elder’s Scrolls Online e Morrowind, Legends, un DLC per Dishonored e poi due bombe in chiusura: The Evil Within 2 e l’imponente Wolfenstein: The New Colossus, questi i titoli presentati da Bethesda. Di certo non è roba nuova, ma son cose già viste. Ma pur lamentandosi in molti, questi titoli promettono bene! Andiamo ad analizzarli assieme, iniziando con The Evil Within 2!
L’arrivo del visionario trailer di The Evil Within 2, ancora una volta diretto dall’onorevole Mikami, scuote le fondamenta degli LA Central Studios. Tanta CG e poco gameplay, certo, ma un trailer deve innanzitutto essere spettacolare, e questo lo era di certo. Il Detective Castellanos sembra definitivamente catturato dalla spirale bianca della follia, e dopo soli 4 minuti di immagini al limite della psichedelia, l’audience tutta era catturata dall’hype. Al limite tra illusione e realtà, il titolo horror targato Bethesda sembra ridarci la stessa speranza regalataci qualche anno fa, ovvero quella di un gioco horror ben fatto, capace di turbarci a dovere. Peccato poi per quello che è stato il gameplay, rivelatosi abbastanza macchinoso e antiquato. Speriamo non sia così nemmeno per il secondo capitolo della serie!
Bethesda continua a regalarci sorprese durante questo E3 2017 presentando il ritorno a Morrowind con il dlc Elder Scrolls Online: Morrowind, che ci porterà nella terra di Vvardenfell, il luogo magico in cui era ambientato The Elder Scrolls III: Morrowind. Il gioco è stato presentato in grande stile con un meraviglioso trailer che ci mostra tutte le nuove sfide che incontreremo durante la nostra esperienza di gioco. Vvardenfell era già stato annunciato come l’area più grande mai introdotta in The Elder Scrolls, e rievocherà diversi luoghi presenti nel gioco del 2002 The Elder Scrolls III: Morrowind. Bethesda ne ha per tutti, sia per i nostalgici che per le nuove reclute!
E’ il turno di Dishonored. Bethesda presenta il primo DLC di Dishonored 2 col nome di Death of the Outsider, che come suggerisce il titolo probabilmente vedrà la propria storia, confermata essere standalone, incentrata sul tentativo di uccisione dell’Esterno nelle vie dell’affollata karnaca (ambientazione principale del secondo capitolo di Dishonored) da parte di due personaggi noti a tutti i fan della serie ovvero Billie Lurk e Daud rispettivamente presenti nel secondo capitolo della saga e nel DLC del primo.Stando al breve trailer il dlc pare incentrato più sulla componente action di Dishonored piuttosto che su quella stealth, ma è ancora presto per esserne sicuri. Death of the Outsider uscirà per PC, Xbox One e PlayStation 4 il prossimo 15 Settembre, speriamo faccia finalmente luce su molti punti poco chiari riguardanti l’Esterno.
Ciliegina sulla torta della conferenza è stata la presentazione del nuovo Wolfenstein 2: The New Colossus, che ci ha comunque regalato una chiusura davvero sensazionale, consacrando così il titolo dei MachineGames a punta di diamante dell’attuale line-up Bethesda. Nonostante si tratti di un filmato che ibrida sequenze di gameplay con CG e live action, con un intento chiaramente dimostrativo, il risultato sia altamente cinematografico, godibilissimo, capace di gettarci immediatamente in un’atmosfera dark-pulp dai toni tanto surreali quanto comici. Un centro pieno, che si appresta a rubar la scena a gran parte degli FPS in circolazione, senza nemmeno chiedere il permesso. Insomma, una cosa abbastanza tamarra e scenica, esattamente quello a cui Bethesda ci ha sempre abituati!
Raffaello Caruso