Chi ben comincia è a metà dell’opera. Un detto popolare che si potrebbe cucire alla perfezione sull’inizio, ufficiale, del campionato di Serie B che nella serata di ieri ha emesso il suo primo vagito con Parma-Bari, anticipo della prima giornata del torneo cadetto 2022/23. La gara del Tardini ha soddisfatto davvero tutti, forse meno i tifosi di casa, grazie al fattore spettacolo che è sempre stato ben presente all’interno del rettangolo verde di gioco. In terra emiliana, infatti, le due formazioni allenate da Fabio Pecchia e Michele Mignani si sono date battaglie senza esclusione di colpi, rincorrendo i tre punti dall’inizio alla fine della contesa. Certo, il primo tempo è risultato essere più spettacolare rispetto alla ripresa, dominata dall’inevitabile sopraggiungere della stanchezza, ma nel complesso sono stati novanti minuti giocati ad alta intensità nei quali è scaturito il segno X (2-2 il finale). Degni di questa cadetteria così altamente competitiva. Se il buongiorno si vede dal mattino, ci sarà davvero da divertirsi.

Parma-Bari, che primo tempo: 2-2 il finale

Parma-Bari Folorunsho (credit foto – SSC Bari)

Superate le più rosee delle aspettative. O forse qualcuno ha sottovalutato questa meravigliosa Serie B? Inutile pensarci, adesso, perché la parola è passato al campo. Ed il discorso emerso dai primi novanta minuti di gioco ha calamitato le attenzioni di tutti i tifosi. Interessati e neutrali. Parma-Bari è stata una partita viva e vibrante dalle prime giocate: non a caso, i crociati hanno sbloccato il match appena dopo tre minuti dal fischio iniziale. Strepitoso assolo di Man che ha ricevuto palla sul lato destro del campo, prima di scartare due calciatori dei Galletti, entrare in area e disegnare un tiro a giro che non ha lasciato scampo all’estremo difensore dei pugliesi.

Il pareggio è arrivato quasi subito ed il protagonista assoluto, questa volta, è stato il VAR: Antenucci si è presentato dagli undici metri sbagliando, goffamente, il cucchiaio. Per sua fortuna, però, il direttore di gara ha fatto ripetere, una volta intervenuta la tecnologia, perché diversi calciatori erano entrati in area di rigore anzitempo. Il secondo tentativo è stato quello giusto, un bel sospiro di sollievo per il Bari ed il suo numero sette che si sarebbe presentato ai nastri di partenza della nuova stagione con una macchia da dover cancellare rapidamente.

Non è finita qui…

Sembra la trama di una partita giunta al novantesimo di gioco, ma qui siamo soltanto agli inizi. La gara ha preso immediatamente il volo, con entrambe le squadre vogliose di riportare il muso davanti in una bella serata estiva. A riuscirci è stato il Bari con un colpo di cannone di Folorunsho: inizia lui l’azione aprendo per Cheddira, il calciatore ha mantenuto la sfera in campo e scaricato ai 25 metri ancora per il giocatore del Napoli che di prima intenzione ha scagliato una saetta che è morta all’incrocio.

Effetti speciale di un inizio rockeggiante. I padroni di casa non si sono voluti arrendere al fato e, dopo aver colto il palo con Vazquez, si sono riportati in parità nel recupero grazie alla punizione di Mihaila: il romeno, versione Mosè, ha aperto le acque poco placide della barriera ospite, impossibile per Polito giungere sul pallone. Il Parma si riscopre animata da una scossa dacia. 2-2. Spettacolo al Tardini. La ripresa ha riservato meno emozioni, complice la stanchezza e la paura, alla fine, di perdere la contesa. È un pari che può lasciare soddisfatti entrambi gli allenatori. Benvenuti nella Serie B più bella degli ultimi anni.

ANDREA MARI

(credit foto – SSC Bari)

Seguici su Google News