La rabbia è tanta ed il senso di colpa è gigantesco. Francesco Bagnaia è caduto negli ultimi metri del Gran Premio di Giappone della MotoGP per tentare un attacco nei confronti di Fabio Quartararo, in quel momento davanti a lui ma lontanissimo dalle prime posizioni. Il piemontese è scivolato in frenata cancellando la sua porzione di punti in classifica. Tradotto: il transalpino, attuale primatista della classifica piloti, pur non brillando ha guadagnato otto lunghezze sull’italiano di Ducati e Aleix Espargarò di Aprilia, arrivato sedicesimo. Lunghezze svanite, anche se il danno non è così irreparabile, che spezzano la rimonta e che potrebbero rivelarsi fatali a fine stagione. Meglio attaccare o gestire? Un quesito impossibile da risolvere in modo esaustivo.

La rabbia di Francesco Bagnaia: punti persi che potrebbe rivelarsi decisivi

(Photo credits: MotoGP)

Mi sono applaudito da solo per la cazzata che avevo appena fatto e mi davo del coglione – ha detto un Francesco Bagnaia visibilmente contrariato ai microfoni di Sky Sport –. È stato un GP complicato per la trazione e in cui riuscivo a far bene solo in frenata, ma così mi si è alzata la temperatura della gomma davanti e ci mettevo tanto per abbassarla. Alla fine andavo bene, la mia ambizione era di sorpassare subito Quartararo per poi cercare di prendere anche Vinales, ma è in questi casi che mi accorgo dov’è il mio margine per dover migliorare. Ho buttato via dei punti e così non è corretto perché ho sprecato il lavoro della squadra. Devo imparare ad essere più di ghiaccio, per fortuna non ho preso Fabio perché non sarebbe stato giusto: avrei dovuto aspettare e provarci quando ero più vicino. L’unica cosa per cui non sono troppo arrabbiato è che per fortuna Aleix ha preso zero punti e anche Fabio era in difficoltà, mentre sono contento per Jack Miller che ha meritato la vittoria“.

(Photo credits: MotoGP)

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