Si è concluso nella giornata di ieri, 23 ottobre 2022, il primo torneo di tennis della categoria ATP 250 organizzato nella città di Napoli. Nonostante dal punto di vista sportivo non sarebbe potuto andare meglio, con Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti che si sono giocati la vittoria del torneo in una finale tutta italiana (vittoria di Musetti con il punteggio di 7-6, 6-2), nel complesso le cose a Napoli non sarebbero potute andar peggio, specialmente dal punto di vista organizzativo, con mille vicissitudini che si sono verificate nell’arco di queste ultime settimane.
Problemi infrastrutturali hanno compromesso il regolare svolgimento del torneo ATP 250 Napoli
Napoli non ospitava match di questa caratura dalle partite di Coppa Davis del 2012 contro il Cile e del 2014 contro il Regno Unito. Come nelle precedenti occasioni, si è deciso di costruire appositamente un campo alla Rotonda Diaz, collocazione che era stata anche accolta positivamente, perché solitamente i tornei del circuito maggiore non si giocano in posti così accattivanti, con campi situati a pochi metri dal mare e con una splendida veduta della città.
I primi problemi sono però venuti a galla molto presto, anche prima dell’inizio ufficiale del torneo. Già due giorni prima dell’inizio, infatti, erano circolate sul web foto e video che mostravano i campi visibilmente malmessi, con increspature e avvallamenti che non consentivano il corretto svolgimento dei match, con addirittura alcune parti che si sfaldavano al passare dei tennisti, come se il suolo si fosse trasformato in fango. Le partite di qualificazione, in programma nel weekend, erano dunque state rinviate e spostate in un altro circolo, il Tennis Club Pozzuoli, facendo di conseguenza slittare tutti gli altri match.
La sostituzione del manto di gioco
Le responsabilità dei problemi vissuti in questi giorni nefasti sono state attribuite all’azienda incaricata di montare le superfici (la Mapei) pur senza essere nominata direttamente. Le superfici dovevano essere sostituite perché i campi del Tennis Club Napoli sono normalmente in terra rossa ma, dovendo sostituire l’ATP 250 normalmente organizzato a Mosca che vedeva i match disputarsi su di un terreno sintetico indoor, gli organizzatori hanno dovuto adeguarsi in fretta agli standard e sostituire il terreno con una versione sintetica, dalla quale sono poi nati tutti i problemi più gravi e che hanno compromesso il torneo ed in parte la credibilità degli organizzatori partenopei.
L’assegnazione del torneo svoltosi a Napoli era stata inizialmente annunciata il 9 luglio: in poco più di tre mesi (tempi già abbastanza risicati) si sarebbero dovuti costruire il campo centrale e sostituire le superfici degli altri tre. I lavori però, sono iniziati solamente a fine settembre, e nelle settimane precedenti al torneo la consegna era slittata più volte a causa del maltempo. Non è stato ancora chiarito il motivo per cui i campi fossero così rovinati fin dal primo utilizzo, ma l’ipotesi più accreditata è che le forti piogge dei giorni precedenti al torneo abbiano avuto un ruolo da protagonista nel rovinare in maniera irreparabile i campi da tennis.
Le dichiarazioni del presidente FIT Angelo Binaghi
Alla fine del torneo, tra campi che non riuscivano a drenare la pioggia, partite rinviate, tennisti visibilmente contrariati per il trattamento riservatogli (dentro e fuori dal campo) e tifosi inferociti che invocavano a gran voce i rimborsi dei biglietti acquistati, il presidente della Federazione italiana di tennis, Angelo Binaghi, ha rivelato che dopo i problemi iniziali l’ATP gli aveva chiesto di annullare il torneo e spostarlo a Firenze, dove i campi erano già pronti, ma Binaghi stesso ha detto di aver dovuto convincere l’organizzazione a non spostare l’evento per evitare «una figuraccia mondiale».
Binaghi ha poi aggiunto che la Federazione italiana si aspetta «una bella multa» da parte dell’ATP per come sono andate le vicende, sottolineando in ogni caso come il torneo sia stato portato a termine nonostante i numerosi problemi. Ha successivamente consapevolmente dichiarato: «In ogni caso chineremo il capo e ottempereremo ai nostri obblighi, è giusto essere sanzionati».
Gabriele Viespoli
(Credit foto: Official account Instagram Tennis Club Napoli)
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