è oggi in festa la città libica di Bengasi, liberata dopo tre anni dai jihadisti
5 Luglio 2017: è un’azione da segnare tra le più importanti quella che è avvenuta ieri a Bengasi, una di quelle vicende che saranno scritte nei libri di storia e studiate dalle generazioni a venire: <<Bengasi è stata liberata dalla presenza di estremisti islamici>> ad annunciarlo è stato il generale Khalifa Haftar.
Dopo tre lunghissimi anni di combattimento,Bengasi, la seconda maggiore città della Libia, è stata liberata dalla presenza di estremisti islamici. Per liberare la città dai jihadisti, Haftar aveva attuato, nel maggio del 2014, l’ operazione Dignità, (l’Amaliyet al Karama) , riscontrando però diversi problemi consistenti in diversi gruppi di resistenza.
Dice inoltre il generale: <<A partire da ora, Bengasi entra in una nuova fase di sicurezza, pace, riconciliazione, armonia, ricostruzione, gli sfollati potranno tornare a casa, dopo che abbiamo rotto il giogo dell’oppressione, dell’ingiustizia, superando le barriere della paura e del terrore>>.
Nel 2011 Bengasi è costretta ad assistere ad una serie di cambiamenti politici importanti. Dopo la caduta di Gheddafi, provocata dal famoso intervento armato internazionale, il paese finì in preda al panico. A seguito di questa occasione si disputano il potere: un governo di unità nazionale a Tripoli, riconosciuto dalla comunità internazionale e un’altra forza di cui è simbolo il maresciallo Haftar, sostenuto dall’ Egitto e dagli Emirati e poi dalla Russia. Nonostante questo la città, sotto attacco dei miliziani estremisti islamici finisce sotto il controllo dell’Isis e Al Qaeda.
Le forze di Haftar oggi controllano i quattro principali terminal petroliferi orientali, fonte della maggior parte del greggio libico. Il generale dopo questo successo sembra imporsi ancora di più nella scena internazionale. Questo è il primo passo per liberare il Paese.
Marina Lombardi