Nell’occhio del ciclone, il programma televisivo ‘Le Iene. Dopo il suicidio di uno dei protagonisti di un servizio andato in onda nei giorni scorsi, il popolo del web starebbe addirittura chiedendo la chiusura del programma.

Le Iene sarebbero state accusate di “istigazione al suicidio” dai social.

Roberto Z.: si è tolto la vita dopo il servizio a “Le Iene

Il caso de LeIene di Daniele e Roberto Zaccaria -Photo Credits:dagospia.com
Il caso de LeIene di Daniele e Roberto Zaccaria -Photo Credits:dagospia.com

Stando a quanto riporta Repubblica, un operaio di 64 anni di Forlimpopoli (Forlì-Cesena): Roberto è stato trovato morto nella sua casa. Le Iene avevano denunciato l’uomo per aver truffato con una falsa identità: Daniele, un ragazzo di 24 anni della sua città. Quest’ultimo si è tolto la vita l’anno scorso. Nel servizio la sua immagine è stata censurata, ma questo sembrerebbe non essere bastato.

L’uomo sarebbe stato riconosciuto e non avrebbe retto alla gogna mediatica. Per gli utenti la condanna è scontata: il programma, secondo il web, avrebbe potuto innescare un altro suicidio. Il corpo dell’uomo è stato trovato questa mattina 6 novembre. Le indagini per stabilire che cosa sia successo e stabilire la causa del decesso, sono in corso. La pista più certa sembra essere quella del suicidio.

Daniele e Roberto: storia di Catfish

Daniele e Roberto, una delle tante storie di ‘catfishing. Come spiega l’Accademia della Crusca, con catfish si indica una persona che costruisce in rete una falsa identità, per truffare qualcuno. Questo è quanto accaduto a Daniele.

Roberto si era finto Irene, fidanzata virtuale di Daniele, il ragazzo che in seguito si è poi tolto la vita. A raccontare tutta la storia è stato il programma di Mediaset che ha intervistato i genitori del ragazzo defunto e poi è andato alla ricerca dell’uomo che lo avrebbe spinto al suicidio, cercando di intervistarlo e farlo confessare.

Daniele: il ragazzo de “Le Iene” che si è tolto la vita

Poco più di un anno fa Daniele era stato trovato impiccato nella sua stanza a Forlì, al termine della relazione virtuale con “Irene“, con la quale aveva scambiato oltre ottomila messaggi. La Procura a giugno scorso, non essendoci stata estorsione di denaro, ha ritenuto giusto chiedere l’archiviazione di quello che appare come il reato principale. Morte come conseguenza di altro delittochiedendo e ottenendo per il 64enne un decreto penale di condanna per “sostituzione di persona“. La condanna è stata convertita in una sanzione pecuniaria di 825 euro.

Il padre di Daniele non ha mai voluto che la sua storia fosse dimenticata. Nei giorni scorsi, l’Ansa, ha deciso di rivolgersi direttamente al nuovo capo del governo Giorgia Meloni.

Nella nota si legge:

Ad oggi, l’uomo responsabile di tutto questo si trova a piede libero, si sveglia ogni mattina e se ne va per le vie del suo Paese, come se nulla fosse accaduto. Non avrò più indietro Daniele, nel frattempo, colui che ritengo il responsabile di questo tragico evento è libero e i carabinieri hanno addirittura scoperto che ha continuato con questo gioco sporco. Quella relazione virtuale ha portato alla morte di mio figlio. Ciò che è accaduto è di una gravità immane e molti altri ragazzi e ragazze sono vittime di questi inganni. Tanti riescono a salvarsi, tanti altri no”.

Mariapaola Trombetta

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