Nudi e Crudi è un romanzo di Alan Bennett, uscito per la prima volta in Inghilterra nel 1996 e in Italia solo nel 2001, è talmente breve ed immediato che lo si può leggere in un solo boccone, nudo e crudo.

Nudi perché qualcuno ha deciso di svuotare completamente la casa dei coniugi Ransome mentre questi erano fuori a teatro: tavolo, sedie, addirittura la moquette, il letto, il forno e l’arrosto dentro al forno, anche il lettore CD di (quasi) ultima generazione con il quale il signor Maurice allietava le sue serate ascoltando Mozart.

Alan Bennet con l’attrice Maggie Smith (fonte: financialreview.com)

Un furto paradossale? Uno Scherzo? Il freddo e distaccato avvocato londinese si ritroverà suo malgrado ad affrontare un caso del tutto eccezionale insieme alla svampita e spenta moglie, coppia perfetta per un susseguirsi frenetico di humour inglese e colpi di scena narrativi.

Crudi perché, una volta messi a nudo dagli orpelli materiali che riempivano la loro piatta vita coniugale, sono costretti a fare i conti con se stessi e la loro relazione; non c’è più nulla, cucina o Mozart che sia, che possa nascondere ancora qualcosa di irrisolto o piccoli segreti matrimoniali, tutto viene fuori così com’è.

L’assurda situazione porterà i due noiosi coniugi a cambiare (o tentare di cambiare) il loro modo di vivere la quotidianità, una volta liberi dal peso materiale di una casa arredata, ognuno potrà dare spazio a quel lato sopito del proprio carattere, ritrovando una curiosità e una sincerità perduta, un’occasione di riscatto nel gioco di parole Ransom/Ransome.

Alan Bennett (fonte: financialreview.com)

I protagonisti di Bennett sono quasi sempre dei normalissimi cittadini medio-borghesi, quelli che si pensa non abbiano mai nulla da raccontare o che conducano delle vite perfettamente piatte; sbagliato, è proprio nella quotidianità più vicina a noi che possiamo trovare situazioni divertenti, nell’anonimato di certe vite si nasconde in realtà un tumulto di pensieri, conflitti psicologici e dinamiche umane interessanti, basta solo saperle raccontare e così fa Alan Bennett.

Non solo scrittore di romanzi e monologhi, Bennett, classe ’34, in Inghilterra è uno dei più apprezzati e conosciuti autori anche nel mondo del teatro e della tv, e nelle sue opere non risparmia nemmeno le teste coronate, “La Sovrana lettrice” infatti è proprio la Regina Elisabetta II o almeno la sua versione divoratrice di libri.

Una scena dal film “la pazzia di Re Giorgio”.

Mentre la sua opera più famosa riguarda Re Giorgio III di Hannover e la sua crisi psicologica: nel 1788 l’allora re Giorgio attraversò un periodo di instabilità mentale alla quale il primo ministro cercò di trovare, di nascosto, un rimedio per salvare faccia e governo; proprio da quest’opera Bennett trasse la sceneggiatura per l’omonimo film del 1994 “La Pazzia di Re Giorgio”.

MIRO PATERNO’