Nek: Auditorium parco della musica. 

É qua, alla Cavea auditorium parco della musica, che da due settimane circa, ogni sera si esibiscono cantanti di ogni genere. Ieri sera era il turno di Nek, Filippo Neviani, che davanti ad uno spalto non sovraffollato di gente si esibisce e presenta il suo ultimo album: Unici, uscito lo scorso 14 ottobre 2016 e contenente 11 brani.

Proprio con la canzone che dà il titolo al suo album inizia il concerto creando subito entusiasmo tra i suoi fans.

Alterna molte canzoni del suo ultimo CD a canzoni “pilastro” della sua carriera come Lascia che io sia, E da qui, Laura non c’é. Ha dichiarato di non essere affezionato a nessuna canzone in generale ritenendole un po’ come dei figli per lui, ma forse quest’ ultima é quella che piú ha contraddistinto il cantante sardo, che ha voluto riproporla con un altro “vestito”.

Di colpo tra una canzone e l’ altra, con grande sorpresa di tutti e preso dall’ entusiasmo della canzone, scende. Scende dal palco e passeggia letteralmente tra la folla. Inutile dirlo. Tutti in piedi. Tutti in piedi ad inseguirlo, cercando di avvicinarsi il piú possibile. Quando risale sul palco i posti a sedere non esistono piú. Sono tutti lá davanti, in piedi.

Nek riesce a farsi voler bene da tutti, avendo la massima cura nel non trascurare nessuno, in nessuna zona degli spalti. Abbraccia e saluta di continuo chiunque. Arriva a toccare i cuori di tutti, che piú volte, emozionati, alzano le luci al cielo dando vita ad un oceano di stelle in tutta la cavea.

Non dimentica chiaramente di ringraziare quella che definisce essere la sua famiglia. Tutte quelle persone che collaborano da anni con lui, sul palco ed anche dietro, facendo sí che questa condivisione di musica possa essere fattibile.

Colpisce la semplicitá con la quale parla al pubblico, quasi a voler far capire che si sente ed é uno di loro con l’ unica differenza che trasmette tutti i suoi pensieri e sensibilitá attraverso le canzoni. Cercando di trasmettere anche le belle notizie, al contrario di quello che fa il mondo di oggi.

Le brutte notizie ci arrivano sempre prima, ci colpiscono di piú e fanno piú scalpore, ma nel prossimo brano vi racconteró una storia bella, una storia vera: La storia di una prostituta che ha aperto gli occhi ed é riuscita a smettere di fare quello che era costretta a fare. Perché delle belle notizie non ne parla mai nessuno, ma bisogna parlarne a volte. Nella stanza 26.https://www.facebook.com/DamianoQuattriniPhotographer/ http://www.auditorium.com/eventi/festival/5841938/1434751200

Damiano Quattrini