Protesta per un parterre di deputate e senatrici americane che hanno manifestato alla sede del Congresso di Washington per rivendicare il diritto ad entrare in Parlamento con abiti senza maniche.
“Questo è il 2017, non il 1817”: è lo slogan simbolo della protesta. Il datato codice vieta, tra lʼaltro, le braccia nude (anche per gli uomini). O vestiti senza giacca. Così come le scarpe aperte sul davanti e calzature sportive.
La protesta è scattata dopo che numerose deputate di recente hanno denunciato di esser state redarguite per il loro dress-code. E per la stessa ragione, persino a giornaliste è stato impedito di entrare nella “lobby”, l’area dove la stampa può avere accesso ai politici.
Così la deputata Jackie Speier si è fatta capofila del movimento. Ha postato su Twitter una foto di un gruppo di colleghe vestite con abiti senza maniche, dando anche un titolo alla mobilitazione: #SleevelessFriday.
La deputata Jackie Speier, portavoce della protesta (Fonte: edition.cnn.com)La collega Chellie Pingree ha twittato a sua volta: “Oggi le donne votano, ricoprono incarichi pubblici e scelgono il proprio stile. È tempo di aggiornare le regole della Camera per adeguarsi ai tempi”. E Nancy Pelosi, democratica, che è stata l’unica donna speaker della Camera, ha scritto sul social network: “Queste regole devono disperatamente essere aggiornate”.
La gestione delle norme è lasciata al team della sicurezza della Camera. Ora il Presidente è il repubblicano Paul Ryan, il quale ha ammesso che il codice va modernizzato. “Una tenuta adeguata alla Camera ha senso. Ma non dobbiamo vietare tenute lavorative altrimenti accettate”, ha asserito.
Patrizia Cicconi