Quante volte alla domanda “Cosa vuoi regalato/a per il tuo compleanno, Natale, Hannukkah, Anniversario, Festa random?” abbiamo ricevuto come risposta “Niente!” con un bel sorriso o un’alzata di spalla da parte dell’interlocutore? E se prendessimo sul serio questa risposta e regalassimo davvero “Niente!“, secondo voi come reagirebbero? Nerd Stuff of Week questa settimana vi presenta: Niente!

E’ capitato a tutti noi di ricevere come risposta la parola “Niente!“, alcune volte perché la persona è in imbarazzo nel chiedere qualcosa che realmente desidera e altre perché ha davvero tutto quello di cui ha bisogno. In questi casi noi ci scervelliamo per trovare il regalo perfetto per il nostro migliore amico/a, compagno/a, marito/moglie o persona immaginaria; ci siamo ritrovati ad attraversare tutti i 7 Regni fino alla Barriera o ci siamo spinti giù fino alla Contea, oppure abbiamo girato mondi e mondi insieme al Tardis per regalare alla fine qualcosa di bruttino o non apprezzato fino in fondo, ma non è certo colpa nostra, ma loro perché hanno risposto con quell’odioso “Niente! (che poi…anche noi rispondiamo così il più delle volte, ma oggi ce la prendiamo con gli altri. NdA).

Comunque non so chi, quale divinità o genio del male, è venuto incontro a questo dilemma esistenziale che ogni Natale e compleanno si presenta con ansia davanti alla nostra porta, così ecco che compare su Amazon il regalo perfetto: NIENTE!

E con niente intendo proprio scrivere “Niente!“: un barattolo di niente, una pallina di niente, un bustina di niente e una scatola di niente. Abbiamo l’imbarazzo della scelta, tutti i “Niente!” confezionati come vogliamo e di diverse forme. Alcuni sono anche cari, alla faccia del vuoto triste che contengono.

Ora di seguito vi linko anche dove trovarli:

  • Bustina
  • Barattolo
  • Pallina
  • Scatola

Quindi cari amici dello scervellamento, non piangete più, non viaggiate più nelle dimensioni parallele, se qualcuno vi risponde con “Niente!“, voi regalategli “Niente!, alla fine è una sua richiesta e voi non vi  dovete sentire in colpa, parola di BatMary.

Maria Francesca Focarelli Barone (BatMary)