Le polizze assicurative auto che comprendono la scatola nera sono caratterizzate da molteplici vantaggi. Come noto, questo apparecchio offre la possibilità di ricostruire la dinamica dei sinistri: le Compagnie possono così individuare più facilmente eventuali tentativi di frode e ciò si traduce molto spesso in un beneficio per il cliente sotto forma di riduzione del premio. Al giorno d’oggi sono numerose le compagnie assicurative che mettono a disposizione polizze per auto, autocarri e moto che comportano l’adozione della scatola nera, un dispositivo satellitare conosciuto anche con il nome di black box.

Che cos’è la scatola nera

In pratica, per assicurazione auto con satellitare si intende una polizza che si basa sull’installazione di un dispositivo elettronico che è equipaggiato con un localizzatore gps e che ha la capacità di registrare molteplici informazioni relative, ad esempio, alle accelerazioni, alla velocità, al chilometraggio percorso e agli eventuali impatti del veicolo, ma anche all’attivazione dei sistemi di sicurezza fra cui la frenata automatica di emergenza.. Ecco, dunque, che la scatola nera assicura benefici tanto alla compagnia quanto al conducente: la prima si tutela rispetto a truffe correlate a falsi sinistri, mentre il secondo può contare su un premio scontato, con un risparmio in alcuni casi davvero sostanzioso.

In caso di furto

La scatola nera, poi, si rivela preziosa in caso di furto, proprio in virtù della sua funzione di localizzazione. Si tratta di un aspetto che consente alla Compagnia di mettere a disposizione del cliente un beneficio in più rispetto alla garanzia accessoria di furto e incendio, in quanto ritrovare il mezzo rubato risulta più rapido e facile..

Come è fatta la black box

La black box è grande più o meno come uno smartphone; essa viene collocata dietro i pannelli di rivestimento del cruscotto o sulla batteria del veicolo. È necessario che il montaggio sia effettuato entro un limite dalla firma del contratto. Il dispositivo  viene fornito dalla Compagnia assicurativa e solitamente viene installato in una officina convenzionata con la compagnia stessa. così come l’installazione, anche un eventuale intervento di disinstallazione è gratuito: in questo caso il soggetto assicurato deve solo rivolgersi alla stessa officina in cui era stata eseguita l’installazione.

La diffusione della black box

In base ai dati più recenti del Bollettino Statistico dell’Ivass, cioè l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, nel corso degli anni più recenti la scatola nera ha conosciuto una consistente diffusione sul mercato assicurativo, con una crescita esponenziale. Secondo le rilevazioni in questione, ormai la scatola nera si ritrova in più del 23% dei contratti assicurativi che vengono sottoscritti. Alla fine del 2014 tale quota era pari appena al 9%.

Dove è più richiesta la scatola nera

Si riscontra una certa eterogeneità dal punto di vista geografico, con una diffusione più ridotta nel Nord-Est e un maggior numero di richieste in regioni come la Sicilia, la Calabria e la Campania. Salerno, Napoli, Caserta, Reggio Calabria e Crotone sono le città in cui ci sono più contratti comprensivi della black box, con percentuali che vanno dal 39.1% di Salerno al 67.4% di Caserta. Trento, Belluno e Bolzano sono, invece, le località in cui le polizze con scatola nera sono meno richieste, con dati relativi ai contratti telematici che non raggiungono neppure la doppia cifra.