Benvenuti nell’universo femminile di LetteralMente Donna. Faremo un viaggio negli Stati Uniti d’America alla scoperta di una donna eccezionale. Parleremo di lotta per diritti civili contro sessismo e razzismo ed emancipazione femminile. Abbiamo dedicato la puntata di oggi ad Angela Davis
“È importante cogliere la tendenza alla maschilizzazione della lotta e chiedersi perché non riusciamo a riconoscere che le donne sono sempre state al centro della causa, sia come vittime sia come attiviste”
Sono parole importanti che spiegano uno dei punti fondamentali della lotta per i diritti civili che caratterizzala vita di Angela Davis. Una battaglia che conosce una delle sue pagine più famose con il carcere duro e le ingiuste accuse di rapimento, cospirazione omicidio a causa di una pistola intestata a lei. Quest’arma era stata usata dalla pantere nere per il sequestro di un giudice morto poi in un conflitto a fuoco con la polizia. Accuse dalla quale la Davis sarà assolta con formula piena. Proprio il carcere sarà infatti occasione di riflessione sulla propria lotta che la porterà ad avere una posizione di primo piano nel partito comunista americano e nelle pantere nere. Con essa cercherà di affermare la sua teoria basata sul fatto che la classe lavoratrice da un lato subisca il razzismo e il sessimo e dall’altro possa combatterli nello stesso tempo.
Angela Davis e il mito americano della società matriarcale nera
La Davis si è sempre battuta contro il carattere maschilista del movimento delle Black Panters e contro la paura ingiustificata degli uomini del movimento di una presa di potere delle donne e oppressione femminile. Angela Davis ha piuttosto da sempre sostenuto la concezione di una donna emancipata che realizzasse se stessa uscendo dalle mura domestiche ribaltando la visione di una donna solo come madre e moglie. Per la Davis infatti la donna deve anche essere una lavoratrice e realizzare se stessa.
Per questo la famosa attivista si è sempre opposta al mito della società matriarcale nera che infigge alla donna un carattere oppressivo nella società americana nera. Un mito considerato dalla Davis come frutto della letteratura e della cultura bianca per dividere il popolo nero. Oggi la Davis continua a battersi per il ruolo libero della donna nera contro la Nation of Islam di Louis Farrakhan che ha sostituito il progressismo delle pantere nere imponendo un movimento di lotta fondamentalista e maschilista.
Stefano Delle Cave
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