Striscia la notizia continua l’inchiesta di Rajae Bezzaz sul Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Palazzo San Gervasio (Potenza)

Striscia la Notizia, l’inchiesta sul CPR di Palazzo San Gervasio

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Ufficio Stampa Striscia la Notizia

Striscia la notizia continua l’inchiesta di Rajae Bezzaz sul Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Palazzo San Gervasio (Potenza). Dopo i primi servizi (20 gennaio e 21 gennaio), in cui il tg satirico aveva mostrato immagini crude della situazione, alcuni immigrati ex “ospiti” del centro perché sprovvisti del permesso di soggiorno hanno trovato il coraggio di condividere la loro terribile esperienza. Stasera in onda la prima parte delle interviste.

«È peggio della galera, un lager in cui succedono cose bruttissime», racconta un ex “ospite” serbo del CPR, che aggiunge: «Neanche ci sarei dovuto stare, sono in Italia da quando ho un anno: mio fratello è cittadino italiano e mia moglie della Comunità Europea. È contro la legge rimpatriarmi, ma al CPR mi hanno detto: “più stai qui dentro, più a me si gonfiano le tasche…”».

Un “business” confermato anche dalla testimonianza di un ragazzo cubano: «Lì dentro, per certe persone, siamo dei soldi. Non possiamo nemmeno sceglierci liberamente un avvocato, perché il CPR ti “consiglia” di farti difendere da un legale del posto, diciamo per non avere problemi». Il testimone aggiunge. «Tutti i giorni c’erano privazioni dei diritti, 24 ore su 24: una volta mi hanno fatto spogliare nudo e mi hanno chiuso in un container freddo chiedendomi di fare dei piegamenti. Mi hanno rovinato».

Questa sera (Canale 5, ore 20.35) sarà trasmessa la prima parte delle testimonianze esclusive, mentre la seconda parte andrà in onda nella puntata di domani, sabato 4 febbraio.

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