Un chilo di polvere da sparo e proiettili, con un innesco tradizionale a lenta combustione. È il contenuto, secondo indiscrezioni da confermare, di un sospetto pacco bomba ritrovato a Sanremo, a circa 500 metri dal teatro Ariston dove è in corso il Festival. L’ordigno rudimentale, secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine, non sarebbe potuto esplodere: un dettaglio che avvalora il gesto dimostrativo.
Lo dimostrerebbe il fatto che l’ordigno rudimentale non fosse nascosto ma piazzato alla base di un palazzo nei pressi di via Fiume, lasciato a terra a pochi metri dalla ruota posteriore di uno scooter posteggiato lì vicino, lontano dalla zona rossa costantemente presidiata dalle forze dell’ordine nel corso della movimentata settimana del Festival. Inoltre, secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine, l’ordigno non sarebbe potuto esplodere. All’interno del pacco, ma si tratta di indiscrezioni ancora da verificare, sarebbe stato ritrovato circa un chilo di polvere da sparo, degli oggetti di metallo e un innesco tradizionale a lenta combustione. La zona, già messa in sicurezza, è stata transennata e non è accessibile.
Il pacco – appoggiato alla base di un palazzo, accanto a uno scooter – è stato lasciato nella zona di via Fiume, a poco più di mezzo chilometro dall’Ariston e dal palco di piazza Colombo. La zona, sempre secondo quanto riporta l’edizione on line de Il Secolo XIX parlando di un’indagine coperta dal massimo riserbo, è stata messa in sicurezza ed è inaccessibile. Nelle settimane che hanno preceduto l’inizio del Festival, si era tenuto al Viminale un Comitato di analisi strategica antiterrorismo presieduto dal ministro Matteo Piantedosi