Nella prima udienza del processo per la morte nel 2021 della direttrice della fotografia Halyna Hutchins sul set di Rust, l’attore Alec Baldwin si è dichiarato non colpevole per l’accusa di omicidio colposo per la fatale sparatoria, come mostrano i documenti del tribunale. Baldwin ha presentato l’appello mentre rinunciava a un’apparizione in tribunale.
Alec Baldwin è accusato di omicidio colposo nel processo a suo carico che sta per iniziare a Santa Fe (New Mexico). Il massimo della pena prevista per la pallottola, partita dalla sua pistola durante le riprese del film, è di diciotto mesi di carcere, mentre due giorni fa la procura ha fatto marcia indietro su una circostanza aggravante dell’accusa riducendo così la possibile pena detentiva che Baldwin dovrebbe scontare se riconosciuto colpevole. I procuratori hanno deciso di non applicare al caso una legge dello Stato che, nella formulazione recentemente emendata, avrebbe aumentato la pena a un minimo di cinque anni di reclusione
L’attore ha da tempo negato responsabilità per la tragedia dell’ottobre 2021 quando un proiettile partito da una pistola che teneva in mano ha ferito mortalmente la direttrice della fotografia del film Halyna Hutchins.
Baldwin sarebbe dovuto comparire in tribunale, ma, dopo aver comunicato per iscritto la sua posizione alla Corte, non sarà presente all’udienza.
Il 21 ottobre 2021, il set in un ranch del New Mexico si trasformò nel luogo di una tragedia quando Baldwin sparò con una pistola che doveva contenere solo proiettili a salve, uccidendo la direttrice della fotografia Halyna Hutchins, 42 anni, e ferendo il regista Joel Souza.
Baldwin è accusato in New Mexico di omicidio colposo e rischia una condanna a 18 mesi di carcere, così come l’armiera del film Hannah Gutierrez-Reed. I procuratori hanno recentemente ritirato un’accusa contro l’attore per un’aggravante che avrebbe potuto portarlo dietro le sbarre per cinque anni.
Baldwin, noto soprattutto per il suo ruolo nella serie “30 Rock”, ha sempre sostenuto la sua innocenza. Secondo lui, gli era stato assicurato che la sua pistola era innocua e nega di aver premuto il grilletto. Affermazione, questa, messa in dubbio da molti esperti.