Tuffi dal celeberrimo ponte dell’archistar Santiago Calatrava a Venezia.

All’alba di domenica sei ragazzi belga hanno effettuato dei tuffi a ripetizione utilizzando il ponte di vetro come trampolino.

Ancora una volta incoscienti e maleducati visitatori si sono serviti di Venezia come palcoscenico per le loro bravate.

Tuffi da oltre 10-12 metri di altezza della struttura. Incuranti del fatto che sarebbe potuta passare una barca proprio lì sotto.

Giovani turisti stranieri si buttano dal ponte di Calatrava (Fonte: nuovavenezia.gelocal.it)

Immediate le polemiche via web. “Ancora una volta la nostra città – scrive un veneziano – è utilizzata come una piscina in modo incosciente e pericoloso”.

Turisti si tuffano nel Canal Grande dal ponte di Calatrava (Fonte: www.lastampa.it)

Grazie alle telecamere installate nell’area, la polizia ha seguito le evoluzioni del gruppo. Sono stati subito fermati e identificati. Sei cittadini tra i 21 e i 23 anni, tutti originari della stessa cittadina fiamminga.

L’intervento, avvenuto verso le 6.15, è stato compiuto congiuntamente da una pattuglia della polizia di Stato e della polizia locale.

Inoltre, subiranno una maxi multa. Lo conferma il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che ha postato un tweet significativo: “Presi!!! Grazie alla polizia di stato. Aspettiamo tutti i dati di questi «eroi» per una punizione: la più esemplare possibile!”.

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro (Fonte: nuovavenezia.gelocal.it)

L’amministrazione comunale invierà una nota dell’accaduto anche all’Ambasciata del Belgio in Italia, affinché si faccia tramite di un’adeguata campagna informativa e di sensibilizzazione dei futuri visitatori della città.

Ora l’obiettivo è ridurre il rischio di emulazione” sottolinea il comandante della Polizia municipale, Marco Agostini. “I giovani che vengono a Venezia devono sapere che possono divertirsi. Ma nel rispetto della città e delle sue regole”.

Il pericoloso gesto è stato ripreso da molti passanti. Ancora una situazione di degrado. Da quel ponte passano quotidianamente più di 10mila persone.

Patrizia Cicconi