Cosa sta succedendo a Tbilisi? Spieghiamo perché in Georgia imperversano proteste a seguito delle misure a favore della Russia di Putin.
Siamo alla terza notte in cui la polizia arriva ad usare i cannoni ad acqua e i gas lacrimogeni contro i manifestanti. Sta avvenendo nella capitale della Georgia, Tbilisi. Tuttavia, il partito al governo della Georgia ha recentemente dichiarato che ritirerà un controverso disegno di legge, di fronte alle proteste di massa e alle diffuse critiche internazionali.
In Georgia proteste contro la “trasparenza dei finanziamenti esteri”
Osserviamo la questione in breve:
- La Georgia si è sollevata a causa una controversa legge
- La legge classificherebbe gruppi non-governativi e media sul territorio come “agenti stranieri” nel caso in cui questi ricevano più del 20% dei loro fondi dall’estero
- La legge è promossa dal partito al potere “Georgian Dream”
- Martedì il Parlamento ha approvato la prima versione del progetto di legge in prima lettura
- La presidente ha tuttavia dichiarato pieno sostegno ai manifestanti
- La presidente Salome Zurabishvili sostiene che porrà il “veto” alla legge
- Il Parlamento, tuttavia, potrebbe comunque annullare il suo veto
- “Georgian Dream” ha dichiarato che avrebbe ritirato il progetto di legge ma gli esperti legali sono dubbiosi circa la leicità di una simile misura (se la legge è stata adottata dal Parlamento in prima lettura, non dovrebbe poter essere ritirata dai deputati che l’hanno formalmente avviata)
Una curiosità da notare è che la protesta si interseca nel suo svolgimento alla Giornata internazionale della donna. Questa casuale coincidenza, per la quale una discreta sollevazione popolare era quindi già prevista in concomitanza della celebrazione, crea un’atmosfera particolare. Si potrebbe infatti pensare che la festa sia stata l’occasione per coadiuvare il crescente malcontento rispetto a due proposte di legge “scomode”, in quanto si scagliano contro le ONG e i media liberi e di conseguenza anche le aspirazioni democratiche del Paese.
Lo svolgimento di questi giorni:
- Nella sera tra martedì e mercoledì un fiume di persone s’è addensato in Viale Rustaveli, danati la sede del Parlamento
- La manifestazione è iniziata con toni pacifici, sembra che tali fossero le intenzioni per la maggior parte della folla
- Tuttavia mercoledì sera, i manifestanti hanno abbattuto una barriera metallica fuori dal parlamento e la polizia li ha respinti violentemente
- La presenza delle forze dell’ordine era abbastanza ingente: circa un centinaio di agenti anti-sommossa, con scudi ed elmetti, hanno utilizzato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua
- Alla folla è stato ordinato di disperdersi e alcune persone sono rimaste ferite
- Le autorità hanno dichiarato che 55 poliziotti sono rimasti feriti durante la prima notte di proteste
- Si contano 133 arresti finora
- Tuttavia i manifestanti arrestati durante le manifestazioni sono stati rilasciati, secondo il ministero dell’Interno
Ricostruiamo un’immagine chiara: centinaia di poliziotti armati in tenuta antisommossa riempivano le strade di Tbilisi nella tarda notte di mercoledì. Nubi di gas lacrimogeni si sono alzate sopra le strade intorno al Palazzo del Parlamento mentre la polizia cercava di sedare le proteste. Parlando in video durante una visita a New York, la presidente georgiana Salome Zourabichvili ha espresso il suo sostegno ai manifestanti:
“Sono al vostro fianco. Oggi rappresentate la Georgia libera. La Georgia, che vede il suo futuro in Europa, non permetterà a nessuno di portare via questo futuro.
Salome Zourabichvili
Ma esattamente in Georgia come sono nate le proteste?
Partiamo dalle basi di analisi del conflitto per comprende la questione che intercorre tra Georgia e Russia.
- la Georgia ha cercato di aderire alla NATO e all’UE
- tuttavia alcuni i critici accusano l’attuale partito al governo Sogno georgiano di tentare di riportare il paese sotto l’influenza della Russia
- valutiamo che la Georgia è stata invasa dalla Russia nel 2008: 17 anni dopo aver ottenuto l’indipendenza dall’Unione Sovietica, un’alleanza di stati comunisti che si è rotta nel 1991
- Le forze russe occupano due regioni separatiste della Georgia: l’Ossezia del Sud e l’Abkhazia costituiscono circa il 20% del territorio georgiano
Parlando ancora della legge:
- Il suo obiettivo potrebbe essere chiaramente quello di disincentivare i gruppi e i media indipendenti che ricevono finanziamenti dall’estero
- Il primo ministro Irakli Gharibashvili ha denunciato l’agitazione per il disegno di legge
- Il disegno di legge è stato sottoposto alla prima lettura in parlamento questo martedì
- Il partito al governo Georgian Dream sostiene che la legge risalga alla legislazione statunitense degli anni ’30
- Tuttavia lo stesso argomento è stato utilizzato dalla Russia dopo aver approvato una legge simile nel 2012 di cui abbiamo già parlato sopra
- La proposta di legge si configura come incompatibile con la legislazione internazionale sui diritti umani che riguarda la “libertà di espressione e di associazione”
- Zelensky ha esplicitamente dichiarato vicinanza al popolo georgiano
Non dimentichiamo che la sovra-citata legge Russa (Europa Today l’ha definita “la legge di Putin“) è stata poi ampliata per sopprimere ONG finanziate dall’Occidente, media indipendenti, giornalisti e blogger. Questo è stato notato e ricordato dal popolo Georgiano, che ha osservato il fenomeno. Motivo per cui, probabilmente, sono nate queste proteste.
Anche per questo, forse, il governo della Georgia ha deciso di ritirare la controversa legge contro gli “agenti stranieri”.
La questione della Georgia e delle proteste inquadrata nel campo di forze geopolitiche mondiali:
Ricapitolando quindi notiamo come le questioni siano nate al di fuori del parlamento, dove martedì i legislatori hanno sostenuto una prima lettura della nuova e controversa legge. Legge che, chiaramente, è stata ampiamente condannata a livello internazionale, per via del precedente in Russia, dove era stata già utilizzata per limitare severamente la libertà di stampa e sopprimere la società civile.
I manifestanti temevano che la nuova legge, se approvata, danneggiasse le speranze del Paese di aderire all’UE. Le proteste evidenziano la speranza e la sua conseguente lotta per il futuro della Georgia.
“La gente è davvero arrabbiata perché non si tratta di una cosa specifica, si tratta del futuro della Georgia e di come funzioneremo come paese. Tutti sono davvero contrari e penso che sia per questo che hanno così paura ed è per questo che il governo sta cercando di usare tutto ciò che può contro la gente per metterci a tacere, ma non saremo messi a tacere”.”
Tekla Tevdorashvili, intervista della BBC
Valutiamo infatti che la Georgia ha chiesto lo status di candidato dell’Unione europea e ha cercato di aderire alla NATO. I funzionari dell’UE avevano già condannato il progetto di legge in quanto incompatibile con i valori dell’organizzazione. In una dichiarazione, gli Stati Uniti hanno espresso solidarietà ai manifestanti e hanno invitato il governo della Georgia a consentire manifestazioni pacifiche.
“Esortiamo il governo della Georgia a rispettare la libertà di riunione pacifica e di proteste pacifiche. Siamo dalla parte del popolo georgiano e delle aspirazioni che ha”
Ned Price, portavoce del Dipartimento di Stato
Ma non solo. Anche la presidente della Georgia ha rilasciato un’ulteriore dichiarazione.
“Voglio congratularmi con la società per la sua prima vittoria. Sono orgogliosa delle persone che hanno fatto sentire la loro voce. C’è sfiducia nei confronti del governo mentre perseguiamo il nostro cammino europeo”.
Salome Zurabishvili
Anche il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha espresso il suo sostegno al popolo georgiano.
Rapporti tra Georgia e Russia:
Il segretario stampa del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che la Russia non ha “assolutamente nulla” a che fare con il disegno di legge, e che il Cremlino non ha ispirato la proposta, anzi che gli Stati Uniti “hanno aperto la strada alla pratica di introdurre queste leggi”. Peskov ha anche consigliato ai russi che vivono in Georgia di star “estremamente attenti” e di stare alla larga dalle rivolte di strada.
Valutiamo anche che tensioni politiche in Georgia sono state accresciute dall’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia. L’invasione sembra essere stata vista da molti georgiani come una guerra di aggressione da parte di Mosca, dalla quale molte migliaia di russi sono fuggiti.
Tuttavia, il governo di Tbilisi ha adottato una posizione neutrale, rifiutandosi di sostenere apertamente l’Ucraina o di imporre sanzioni alla Russia.
Georgia nella Nato? o in Europa?
La Georgia ha presentato domanda all’Unione Europea per lo status di candidato e mira anche ad aderire alla Nato, ma il capo della politica estera dell’UE Josep Borrell ha avvertito che il disegno di legge è
“incompatibile con i valori e gli standard dell’UE”.
Joseph Borrell
Tuttavia è scritto nella Trattato Nord Atlantico (comunemente detta “Carta Nato”) che un territorio che abbia conflitti in corso non potrebbe far parte dell’Organizzazione Internazionale. Stessa cosa infatti è stata valutata per l’Ucraina, che probabilmente per far parte della Nato dovrebbe vincere la guerra. Nonostante queste premesse appare, dalle dichiarazioni degli studenti che manifestano, una speranza verso i valori atlantisti.
“Ancora e ancora stanno provando di tutto per portarci lontano dall’Unione Europea, dai valori europei”
Luka Kimeridze, 30 anni, dichiarazione su BBC News
Articolo di Maria Paola Pizzonia
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