Virtù – Presentato solo in dimostrazione al Lucca Comics&Games dello scorso anno, finalmente oggi ho la possibilità di potervi parlare di Virtù (grazie alla copia ricevuta dalla Cranio). Trattasi di un gioco competitivo di peso alto con un meccanismo molto particolare, da 2-5 giocatori dai 14 anni in su e della durata di circa 60-150 minuti. L’editore italiano è per l’appunto la mitica Cranio Creations. Il designer è Pascal Ribrault, mentre gli artisti sono R. Gewska, Svetlana Pikul, Alena Stepanova, Fabrice Weiss.
Virtù – Ambientazione & Ispirazione
Il regolamento ci dice che: “Virtù” può significare “Qualità” o “Capacità”, a seconda del contesto. È anche il nome di un concetto teorizzato da Niccolò Machiavelli, che designa l’attitudine di un condottiero a realizzare grandi cose, assicurandosi le basi necessarie per far valere il proprio potere e trovando modi per adattarsi alle eventualità; o in altre parole, “L’arte del Governo“.
Siamo nel periodo del Rinascimento italiano, quando a causa del feudalesimo e dell’indebolimento del potere imperiale, l’Italia è divisa in diverse entità politiche. Quattro grandi Città condividono la stragrande maggioranza di potere e ricchezza: le Repubbliche di Firenze e di Venezia, il Ducato di Milano e il regno di Napoli. La loro rivalità per ottenere la supremazia commerciale e politica è costante e ne approfittano per aumentare il loro prestigio artistico e la loro influenza religiosa.
È all’interno di questo ambiente politico travagliato che getteremo le basi della diplomazia, assedieremo le città confinanti e finanzieremo studiosi ed artisti per dimostrare chi ha la virtù più predominante!
Natabili, truppe e agenti – Contenuto: Con cosa giochiamo
L’utilizzo dei colori per questo titolo richiama alla perfezione il periodo storico nel quale è ambientato e lo si nota sin da subito dalla scatola. Al suo interno troviamo una imponente quantità di materiali:
1 Tabellone Italia a doppia faccia
5 Plance Palazzo
2 Plance Prestigio
56 Carte Notabile
57 Tessere tra Città, Titoli, Gilde e Cattedrali
28 Carte Casata
10 Carte Indulgenza
10 Bonus Patrocinio
90 Dischi Controllo
8 Segnalini Città chiusa
11 Segnalini Bonus Militare
5 Pedine Cattedrale
32 Pedine Truppe
25 Pedine Agente
45 Fiorini
5 Segnalini Azione
5 Schede Riassuntive
1 Blocchetto Segnapunti
2 Regolamenti
Virtù – Come si gioca
Interpreteremo una delle grandi dinastie che ha segnato il Rinascimento italiano: gli Aragonesi di Napoli, gli Sforza di Milano, i Medici di Firenze, i Dogi di Venezia, o i Borgia di Roma. Il nostro obiettivo è stabilire il potere e la supremazia e diventare “Maestro d’Italia”.
Guadagneremo punti prestigio attraverso le nostre scelte, come “Governare” per raccogliere risorse, patrocinare studiosi ed artisti, commerciare per ottenere denaro, oltre a poter prendere il controllo di tutte le altre Città.
Il flusso di gioco di Virtù gira tutto attorno al meccanismo a rondella delle plance giocatore, sulle quali potremo piazzare le carte iniziali o quelle che acquisteremo successivamente. Su tale plancia e su alcune carte, sono raffigurate le icone delle diverse azioni del gioco. Quindi, andremo a personalizzare totalmente la nostra strategia distinguendoci dai nostri avversari. Una partita a “Virtù” può terminare in diversi modi: quando un giocatore arriva alla fine del tracciato “Città” o “Patrocinio”, oppure quando sono state occupate tutte le città d’Italia presenti sul tabellone.
Le azioni
I palazzi dei giocatori (le plance) presentano una leggera asimmetria nella disposizione delle azioni, ma restano tutte e 5 comuni. Come prima fase del nostro turno potremo spostare l’apposito segnalino fino a due spazi in senso orario per compiere quella determinata azione dove si fermerà.
Al centro in alto per tutti vi è l’azione “Governo“; tramite essa potremo rigirare le tessere esaurite presenti nel nostro dominio e per riattivare un bonus alleanza.
Grazie all’azione “Patrocinio“, spendendo risorse, avanzeremo sull’omonimo tracciato che ci consentirà l’accesso a carte molto importanti come artisti e STRUTTURE.
“Commercio” non è presente sulle plance ma solo su alcune carte Notabile e permette di ottenere monete.
Grazie all’azione “Annessione” possiamo prendere il controllo delle città neutrali attigue tramite la diplomazia. Ne guadagneremo anche le relative tessere.
Oppure con la “Guerra” le conquisteremo le città già occupate o sempre neutrali grazie alle nostre truppe.
Infine “Trama” è l’azione più strategica ed interattiva. Tramite essa potremo mandare i nostri agenti ad occupare gli spazi dei palazzi avversari oppure a fare dei sopralluoghi nelle città neutrali. Sempre con la stessa azione, possiamo scacciare gli agenti avversari.
Fase Inverno
Le azioni appena elencate vengono svolte durante la fase di Primavera. Alla fine della stessa, si risolvono anche gli Assedi. Questi hanno luogo quando in una Città sono presenti truppe di più giocatori. Per verificare a chi andrà il controllo del luogo, si confrontano i valori Militari dati dal numero di truppe sommati ad eventuali Bonus omonimi. Ricordate che influirà anche la presenza degli Agenti. Dopo aver fatto ciò, si determina il nuovo Ordine di turno in base al numero di Città controllate.
La fase Inverno è abbastanza breve e vede una sorta di mantenimento. Infatti bisognerà pagare i salari delle truppe possedute, potremo riordinare il nostro Palazzo, Investire per comprare carte Notabile o tessere, Reclutare nuove truppe e Forgiare o Sottrarre Alleanze.
Uno dei punti da approfondire è quello della sistemazione del Palazzo.
Sulle plance giocatore sono prestampate tutte le azioni ad eccezione del Commercio. Tramite l’utilizzo delle carte iniziali o di quelle Notabile, sarà possibile coprire le azioni già presenti con quelle indicate appunto sulle carte. Bisogna tenere a mente, però, che le risorse che tali personaggi ci fornivano, andranno utilizzate solo per l’azione che ora rappresentano.
Alla fine della partita si determina il vincitore o la vincitrice contando i punti Prestigio dati da: tracciato Città, tracciato Patrocinio, carte che ne dispongono, maggioranza per simboli Croce nel proprio dominio (tra carte e tessere varie).
Virtù – Titoli di coda
Ho appena terminato di raccontarvi di un gioco alquanto impegnativo e non adatto a tutti/e. La passione per la storia sicuramente potrà essere un plus che vi spingerà a volerci giocare, ma qui sono richieste davvero tanta strategia e pianificazione.
Dal primo test fatto in fiera, oltre alla grafica morbida e pulita, mi ha colpito sin da subito il meccanismo che fa da cuore a Virtù. La possibilità di personalizzarlo lo ha reso ancora più bello ed accattivante.
La spiegazione ed i primi turni possono sembrare molto ostici, ma alla fine diventa tutto lineare e ben oleato; basta seguire i diversi step e tutto torna. Non abbiate paura delle Annessioni e degli Assedi. Quando capirete che la conquista delle Città è molto utile, non vorrete fare altro!
Virtù può regalarvi grandi soddisfazioni ma pochi punti vittoria, non vi aspettare alcuna insalata ricca; da questo punto di vista è alquanto stretto. Una delle cose che ho amato di più è sicuramente la raccolta delle varie tessere, poiché possederne tante vi alleggerisce di gran lunga la partita.
Ambientazione: tra conquiste, investimenti e trame, direi che ci siamo.
Interazione: assolutamente presente grazie agli assedi ed gli Agenti.
Alea: non è prevista.
Difficoltà: come avrete capito, abbastanza alta.
Componenti: tutto davvero ottimo. Forse le plance Palazzo troppo sottili?
Meccanismi: rondella di azioni, gestione carte, controllo territorio.
Quella di governare, non è arte per tutti. Magari la vostra sarà la pittura? La musica? La scultura? Lasciate perdere.
Have a good game!