Sono in corso pesanti scontri a Khartoum, in Sudan, sia con armi da fuoco leggere che pesanti. Sullo sfondo c’è la rivalità che prosegue da diversi mesi tra i due generali protagonisti del colpo di Stato del 2021.

Un’enorme esplosione è stata udita nella capitale sudanese, mentre l’aviazione sostiene di aver colpito basi paramilitari a Khartoum. Lo riportano vari media tra cui Sky news Arabia. Le forze aeree governative avrebbero distrutto con aerei da guerra un campo appartenente alle forze di supporto rapido nella regione orientale del Nilo. I paramilitari sudanesi affermano di aver preso il controllo del palazzo presidenziale di Khartoum e dell’aeroporto di Khartoum, mentre vanno avanti da settimane le rivalità tra i due generali dietro il colpo di Stato del 2021.

In precedenza testimoni hanno riferito di “combattimenti” ed esplosioni nei pressi di un quartier generale dei paramilitari delle Forze di sostegno rapido (RSF) del generale Mohamed Hamdane Daglo nel sud di Khartoum, mentre i giornalisti dell’Afp hanno udito spari nei pressi dell’aeroporto e nei sobborghi settentrionali.

Alcuni residenti riferiscono di combattimenti ed esplosioni vicino al quartier generale dei paramilitari delle Forze di sostegno rapido (Rsf) agli ordini del generale Mohamed Hamdane Daglo, a sud di Khartoum. Combattimenti che si sono poi allargati attraverso il Nilo fino alla città gemella di Omdurman, dove alcuni testimoni hanno detto che uomini armati hanno circondato gli studi dell’emittente televisiva di stato. Un funzionario delle Nazioni Unite ha confermato gli scontri e ha parlato di spari vicino casa sua, che si trova nel centro della città, e ha detto di aver ricevuto segnalazioni di esplosioni nei quartieri di Riyadh, Khartoum 2, Manshiya e Soba. Ovvero – ha commentato – «letteralmente ovunque». I paramilitari sudanesi hanno confermato che l’esercito regolare è entrato nei loro campi a sud di Khartoum e hanno circondato i loro uomini: «Hanno lanciato un attacco a tappeto con tutti i tipi di armi pesanti e leggere». Riferiscono di aver preso il controllo dell’aeroporto di Khartoum e del palazzo presidenziale.

Stando al New York Times «I combattimenti, iniziati nella parte sud di Khartoum, si sono rapidamente diffusi attraverso il Nilo fino alla città gemella di Omdurman, dove residenti hanno detto che uomini armati hanno circondato gli studi dell’emittente statale». Costretti a tornare indietro gli aerei commerciali che cercavano di atterrare presso l’aeroporto e pare che una granata ne abbia anche colpito uno, uccidendo due persone.

Un funzionario delle Nazioni Unite ha parlato di spari vicino a casa sua in centro città, e di aver ricevuto segnalazioni di combattimenti in vari quartieri della capitale del Sudan. Alla base del golpe il disaccordo fra l’esercito nazionale e l’Rsf su come quest’ultimo dovrebbe essere integrato e quali autorità dovrebbe supervisionare il sodalizio. La situazione è in divenire, sono attesi aggiornamenti nel corso della giornata.