Per lui è una grande novità, ma Antonio Giovinazzi sembra essere pronto per affrontare questo campionato di FIA World Endurance Championship (WEC) con l’hypercar di Ferrari. Dopo aver disputato le prime due corse di questa stagione, il pugliese ha capito le potenzialità della sua squadra: starà a lui lavorare, adesso, sugli errori commessi nelle manche archiviate. Sognando, sempre, un ritorno nella Formula 1, suo grande amore mai dimenticato.
Le dichiarazioni di Antonio Giovinazzi di Ferrari: “F1? Non si sa mai, intanto mi diverto qui…”
“Rispetto alla F1 o altri campionati che ho fatto ha delle differenze, come condividere l’abitacolo con altri due piloti – ha detto Antonio Giovinazzi ai microfoni di Motorsport.com – . Sono tanti gli aspetti da curare, come l’usura gomme per quando consegni la vettura al compagno, cosa che gli può consentire di andare forte e ottenere un bel risultato. E’ un approccio diverso, ma mi sto divertendo veramente. Ritorno in F1? Nella vita non si può mai sapere, ora sono concentrato su questo impegno e sono davvero orgoglioso di far parte del progetto Ferrari e di questo nuovo capitolo per entrambi. Voglio fare bene qui e provare a vincere. Esordio di Sebring? Per noi è stata la primissima gara e c’erano tante cose da scoprire, come la strategia e la metodologia di lavoro. Alcuni membri del team erano nuovi e non avevano mai messo piede in pista! Ma credo che sia andata piuttosto bene, una vettura è andata sul podio dopo aver centrato la Pole Position. Dobbiamo imparare dagli errori commessi per non ripeterli in futuro, reagendo e cercando di fare sempre meglio“.
“Ecco i nostri punti di forza…”
“A Sebring abbiamo visto che la 499P sia già una macchina piuttosto veloce, tant’è che Antonio Fuoco ha siglato la Pole Position. Questo è già un punto di partenza positivo. Sul passo gara non siamo così forti come le Toyota, ma penso sia anche normale quando sei all’inizio. Non sapevamo esattamente quale fosse il nostro livello, ora ne siamo a conoscenza e consapevoli di dove e come possiamo lavorare. E’ una cosa che dobbiamo fare costantemente e di continuo per fare in modo che la squadra vada nella giusta direzione, siamo in un campionato endurance dove le corse non sono come quelle sprint. Bisogna trovare qualcosa per essere competitivi anche sul passo. Quando corri per la Ferrari c’è sempre pressione, indipendentemente dal campionato o categoria in cui ti trovi! Ma va bene così, bisogna solo tradurla in energia positiva per migliorare l’auto e sé stessi. Per me è un campionato diverso con un altro tipo di vettura, c’è molto più traffico e in un giro ti ritrovi a fare anche 5-6 sorpassi. In F1 a volte li facevo in un GP. Bisogna stare attenti alle linee e a come si impostano le curve quando ti trovi in mezzo agli altri. Poi c’è anche l’aspetto della gestione gomme, stiamo cercando tutti di fare del nostro meglio, anche se al momento è presto per dire quale sia la giusta direzione da prendere, ma lo stiamo capendo man mano“.
(Credit foto – Scuderia Ferrari)
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