Eccoci tornati con la nostra #rubrica sul Festival del Cinema di Venezia! Nella scorsa “puntata abbiamo parlato di due film stranieri in concorso: Mother! (di cui ieri è appena uscito il trailer completo) e The Shape of Water. Oggi invece vi aggiorniamo sulle novità del programma di questa 74esima edizione. Ci sono ben tre nuovi titoli in concorso. Vediamo subito di che si tratta.
Tre Sezioni Speciali
I tre titoli appena inseriti sono stati distribuiti in sezioni diverse: Fuori Concorso, Proiezioni Speciali e Venezia Classici-Documentari e sono, rispettivamente, Zhuibu/Manhunt di John Woo, L’ordine delle cose di Andrea Segre e L’Enigma di Jean Rouch a Torino- Cronaca di un film raté di Marco di Castri, Paolo Favaro, Daniele Pianciola.
La Mostra, diretta da Alberto Barbera e presieduta da Paolo Baratta, li ha presentati pochi giorni fa, specificando che verranno proiettati in anteprima mondiale ma che non saranno in gara per il Leone d’Oro.
Le trame
Con Zhuibu (Manhunt), torna John Woo, Leone d’Oro alla carriera nel 2010.
John WooIl regista e sceneggiatore cinese, celebre per pellicole d’azione come Face/Off e Mission Impossible II, ritorna in campo con un thriller poliziesco. Un remake attuale di un classico giapponese di questo filone: il protagonista, un uomo cinese, viene incastrato per omicidio in Giappone e, mentre cerca di scagionarsi dalle accuse, cerca in tutti i modi di sfuggire alla polizia nipponica e alla caccia di alcuni killer. Nel cast, Jun Kunimura, Hiroyuki Ikeuchi, Masaharu Fukuyama e Tao Okamoto.
L’ordine delle cose, dell’italiano Andrea Segre, racconta la storia di Corrado (Paolo Pierobon), un poliziotto di una task force che gestisce il sistema di controllo dei flussi migratori. Corrado si ritrova a coordinare una delicata missione in Libia, luogo in cui incontra Swada, donna somala che vuole raggiungere il marito in Finlandia. Andrea Segre è un regista italiano di documentari (Come un uomo sulla terra, Il sangue verde) e per lungometraggi come Io sono Li del 2011.
L’ordine delle cose (immagine dal web)Per la sezione Venezia Classici- Documentari, L’Enigma di Jean Rouch a Torino – Cronaca di un film raté di Marco di Castri, Paolo Favaro, Daniele Pianciola segue il percorso di un vero “laboratorio d’idee” che portò poi alla nascita del film: Enigma. Il documentario, grazie a 20 ore di making of, ricostruisce i due anni che intercorsero tra l’arrivo di Jean Rouch (etnologo, antropologo e regista francese) e la conclusione del progetto, attraverso la voce dei suoi protagonisti.
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Valeria Longo