Il Montana è il primo Stato americano a vietare ufficialmente TikTok. Il governatore repubblicano, Greg Gianforte, ha firmato una legge che proibisce qualsiasi uso dell’applicazione cinese TikTok. Si tratta della normativa più severa tra quelle già varate in circa la metà degli Stati dell’Unione oltre che dal governo federale, che ha proibito ai dipendenti governativi di usare l’app sui dispositivi impiegati per il lavoro.

Il Montana è uno stato da poco più di un milione di abitanti, la legge entrerà in vigore solo fra alcuni mesi e secondo molti esperti potrebbe essere oggetto di varie dispute legali, soprattutto legate al Primo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che garantisce la libertà di espressione. Un ricorso in appello contro la legge, che ByteDance al momento non ha ancora annunciato ma che è considerato probabile, potrebbe rinviarne o bloccarne l’applicazione.

Il Montana vieta qualsiasi uso di TikTok

Gianforte sul suo account Twitter ha motivato la sua decisione con l’esigenza di “proteggere i dati privati e le informazioni personali dei cittadini del Montana dalla possibilità che siano raccolti dal Partito Comunista Cinese”.

La legge è destinata ad essere contestata nei tribunali e diventerà un banco di prova per un’eventuale messa la bando nazionale dell’app cinese, considerata da vasti settori del Congresso una minaccia alla sicurezza nazionale. Anche il direttore dell’Fbi ha definito TikTok una minaccia.

TikTok è da tre anni uno dei social network più scaricati e popolari al mondo: ha un miliardo di utenti attivi a livello globale, di cui moltissimi vivono in Europa e negli Stati Uniti. Ma TikTok è anche l’unica piattaforma davvero diffusa in Occidente che appartiene a un’azienda cinese. Negli ultimi mesi diversi governi avevano espresso preoccupazioni sulla possibilità che il grande numero di dati raccolti dall’app possa essere utilizzato dalla Cina per spiare gli utenti, promuovere i propri interessi politici e intromettersi negli affari interni di altri paesi.