Tina De Mola è nata a Milano il 28 ottobre 1923, ed è stata un’importante showgirl, attrice e cantante italiana. Compagna storica di Renato Rascel, Tina è morta a Roma il 18 aprile 2012.

Prima di sposare Giuditta Saltarini, Rascel è stato sposato con Tina De Mola e la francese Huguette Cartier. Renato Rascel e Giuditta Saltarini detta “Ditta” si sono conosciuti e innamorati sul set dei “Racconti di padre Brown”, il celebre sceneggiato giallo-rosa della Rai, del 1970, in cui lui era l’esuberante prete del titolo e lei aveva un ruolo in uno degli episodi.

Chi era Tina De Mola

Tina De Mola ha iniziato a coltivare la sua passione per il canto lirico fin da giovane. Nel 1941 ha partecipato ad un concorso per nuove voci emergenti, e la vittoria l’ha portata ad esibirsi in diverse compagnie d’avanspettacolo, nelle quali grazie ai suoi ruoli musicali ha imparato ad imporsi al pubblico come ottima cantante. Anni dopo, in una compagnia di teatro, conobbe Renato Rascel, futuro marito di tutta una vita. La coppia partecipò insieme al film “Pazzo d’amore”, e a numerose riviste quali “Quanto è possibile”, “Il ragno d’oro”, e “Allegretto ma non troppo”. Nel 1945 Tina de Mola partecipò insieme alle sorelle Nava a “Settenote”. Nella stagione teatrale 1946/1947 tornò a lavorare in coppia con il marito Rascel, in “Cominciò con Caino e Abele” e “Il cielo è tornato sereno”. Da quest’ultimo trae la canzone “Veleno”, che Tina dedicherà poi al calciatore Benito Lorenzi. Poco dopo inciderà “Il cielo è tornato sereno” con l’aiuto del maestro Alberto Semprini. Nel 1948 Tina fece parte del cast dello spettacolo “Oklabama”, di Mario Amendola; entra poi a far parte della compagnia di Ugo Tognazzi, esordendo nello spettacolo “Quel treno si chiama desiderio” di Giovanni D’Anzi. Poco dopo la De Mola approdò in Germania con la versione tedesca di “Buondì zia Margherita”, e il successo la portò in tornée in Messico con la rivista “Carnevale di Venezia”. I numerosi viaggi in Sud America la allontanano dalla compagnia teatrale, e Tina inizia ad esibirsi come cantante a Cuba, in Venezuela e in Colombia. Nel 1954 torna in Italia, dove rincomincia a lavorare con Renato Rascel nei film “Attanasio cavallo vanesio” e “Alvaro piuttosto corsaro”. Nel 1955 partecipa all’ultima rivista di Nino Taranto, “Il terrone corre sul filo”, dopodiché la donna decide di dedicarsi completamente al mondo della televisione. Si ritira completamente dalle scene pochi anni dopo.