Altra notte di bombe e allarmi aerei a Kiev e in tredici regioni. Bombe a Kharkiv e Kryvyi Rih. E colpito, durante la notte, è stato anche il ponte Chongar, uno dei ponti che collega la Crimea al resto dell’Ucraina. Lo ha reso noto su Telegram, il leader filorusso della penisola annessa, Sergei Aksyonov, che ha anche aggiunto che non ci sono state vittime.
Ucraina, distrutto il ponte Chongar
Durante la notte del 22 giugno, bombe e allarmi aerei nella regione dell’Ucraina. Il ponte Chongar, che collegava la Crimea al resto dell’Ucraina, è stato distrutto. A far sapere del colpo è stato il leader filorusso Sergei Aksyonov, che ha anche detto che non ci sono state vittime: “Il regime criminale di Kiev ha bombardato in modo disumano le strutture civili, i ponti sul confine amministrativo tra la regione di Kherson e la Crimea nei pressi di Chongar”. “Al momento gli artificieri stanno effettuando un esame per valutare il tipo di munizioni usato. Le autorità hanno iniziato a ispezionare la carreggiata”. Un attacco compiuto dagli ucraini molto probabilmente con i missili britannici a lungo raggio, Storm Shadow.
L’annuncio di Putin
Putin annuncia che i nuovi missili nucleari Sarmat saranno presto pronti per il dispiegamento. Sono progettati ognuno per trasportare dieci testate nucleari. Il presidente Zelensky, però, crede che lo zar stia bluffando e che non sia “pronto” a usare armi atomiche e ammette che la controffensiva per la riconquista dei territori occupati dai russi sia “più lenta del previsto”. E aggiunge: “La guerra reale non è un film di Hollywood: in gioco c’è la vita delle persone”. Sedersi a un certo punto per trattare con Putin? “No, è impossibile: lo dico in modo poco diplomatico”: queste sono state le ultime parole di un’intervista concessa ieri sera per la trasmissione ‘Hard Talk’ della Bbc da Londra dal ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
Von der Leyen “Il futuro di Kiev è nella Ue”
Dalla Conferenza sulla Ricostruzione dell’Ucraina, esce “un forte messaggio politico: che siamo coinvolti a lungo termine, per tutto il tempo che ci vorrà. Ma è anche qualcosa di molto concreto: c’è una promessa di sostegno oltre il 2023, infatti ho proposto agli Stati membri della Ue di destinare 50 miliardi di euro per l’Ucraina”. Lo dice la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. “Non è legalmente una cosa semplice, è molto complessa, i nostri esperti ci stanno lavorando intensamente: ma sono profondamente convinta, dal punto di vista politico, che non è possibile che chi ha commesso questa devastazione e distruzione in Ucraina non contribuisca alla riparazione e alla ricostruzione. Per questo stiamo preparando una proposta legale prima della pausa estiva”.
Giulia Simonetti
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