Oggi parliamo di un piccolo cubetto (non è un segnalino risorsa) che placidamente ha trovato il suo posto negli scaffali. Stiamo parlando di Tranquility, un gioco di James Emmerson edito in Italia da Lucky Duck games. Il gioco è un cooperativo di piazzamento tessere giocabille da 1 a 5 giocatori della durata di circa 20 minuti. Imbarchiamoci dunque sulla Tranquility e lasciamoci guidare dalla marea.
Cosa troviamo a bordo della Tranquility
Nella minuscola scatolina troviamo tutto il materiale per giocare con la versione base e con l’espansione Mari tempestosi. Nello specifico ciò con cui salperemo comprenderà:
- 80 Carte isola (numerate da 1 a 80)
- 5 Carte Partenza e Arrivo
- 2 Carte consultazione
- 25 Carte bordo
- 18 Carte dell’espansione Mari tempestosi
- Regolamento
Ed ora che tutto è pronto per la nostra traversata cerchiamo di capire cosa può rivelarsi burrascoso nel viaggio a bordo della Tranquility.
Navighiamo tutti insieme nella stessa direzione
Come accennavamo in precedenza in questo gioco tutti collaborano alla riuscita del viaggio. Abbiamo una griglia (quadrata nella versione base) con all’interno 25 spazi da riempire. Ogni spazio rappresenta una tappa del viaggio verso la nostra destinazione e dovremo riempirli tutti secondo delle regole precise per giungere sani e salvi all’Arrivo.
Partiamo col dividere il mazzo principale in mazzi più piccoli contenenti lo stesso numero di carte, una volta divisi dovremo dare a ogni giocatore una carta partenza.
Ogni giocatore avrà quindi il suo mazzo di pescata contenente parte delle isole, carte partenza e, potenzialmente, carte arrivo. Dopodiché ognuno pesca cinque carte e possiamo dare il via alla partita, potremo scegliere ad ogni turno se:
- Scartare due carte: Se non possiamo posizionare o non vogliamo farlo per qualche ragione possiamo scartare due carte dalla nostra mano.
- Giocare una carta: Possiamo posizionare una carta n qualunque punto della griglia purchè rispettiamo l’ordine crescente delle isole. Nel momento in cui andiamo a posizionare una carta accanto a un’altra dovremo scartare dalla mano tante carte quanto la differenza numerica fra le isole. Non possiamo giocare quindi isole che richiedano un pegno dalla mano maggiore del numero di carte in nostro possesso.
Al termine del turno si pesca fino a far tornare la mano a cinque carte. Fino a qui potrebbe sembrare un simpatico puzzle ma la difficoltà di Tranquility si cela dietro un’altra caratteristica; i giocatori non possono parlare, questo rende perciò impossibile organizzare le giocate, dovremo dimostrare intuito e fiducia nei confronti degli altri marinai.
Le avventure della Tranquility
Abbiamo solcato i mari diverse volta sulla Tranquility applicando anche varianti alla disposizione della griglia di base e aggiungendo le carte dell’espansione che rendono ancora più difficile portare a casa la vittoria. Il gioco è valido ad ogni livello di difficoltà ma i giocatori più esperti potrebbero trovare troppo agevole la griglia base dopo alcune partite, rimane comunque un titolo più che rigiocabile nel momento in cui si cerca un puzzle coinvolgente ma non troppo lungo. Scatola e componentistica sono davvero piccoli ed è facile traportare il gioco ovunque il che lo rende ottimo anche per le occasioni fuori porta. Il fatto di non poter parlare può rendere frustrante la partita a chi non è abituato a questo genere di giochi ma comprese le dinamiche al primo match questo handicap si trasforma effettivamente in una sfida.