L’Ucraina ha fornito assicurazioni scritte che non userà le munizioni a grappolo fornite dagli Stati Uniti nelle aree urbane popolate da civili e che ci sarà un’attenta contabilità di dove saranno impiegate. Lo ha detto il sottosegretario alla Difesa degli Stati Uniti per la politica, Colin Kahl, commentando la decisione da parte degli Usa di fornire alle forze ucraine le munizioni a grappolo. Kahl ha sottolineato che si tratta di munizioni più moderne che hanno tassi di danno molto più bassi e che sono state testate cinque volte tra il 1998 e il 2020 e gli Stati Uniti sono fiduciosi che il tasso di bombe inesplose sia inferiore al 2,35%. Kahl ha spiegato che il motivo principale per fornire le munizioni a grappolo a Kiev è quello di mantenere l’Ucraina in grado di combattere contro le forze russe. “Le cose stanno andando un pò più lentamente di quanto alcuni speravano”, ha detto Kahl in un briefing al Pentagono. “Quindi questo è per assicurarsi che gli ucraini abbiano la certezza di avere ciò di cui hanno bisogno. Ma francamente, anche che i russi sappiano che gli ucraini rimarranno in gioco”, ha affermato ancora Khal. L’Ucraina “merita” l’ingresso nella Nato. Lo ha detto il presidente turco Recepp Tayyip Erdogan in conferenza stampa con il leader ucraino Volodymyr Zelensky a Istanbul. Sono parole di sostegno totale quelle del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in conferenza stampa quando in Turchia è passata già la mezzanotte dopo aver avuto un incontro di circa due e ore e mezza a Istanbul con il collega ucraino Volodimir Zelensky.
Parole pesanti perchè l’incontro è avvenuto sotto l’occhio attento di Mosca. Dal Cremlino già in mattinata era stato ribadito quanto già annunciato prima della rivolta del gruppo Wagner, vale a dire che un viaggio in Turchia del presidente Vladimir Putin è alle porte, manca solo la data. Una circostanza confermata questa sera da Erdogan in conferenza stampa. Il leader turco ha parlato di una visita in Turchia di Putin “nel prossimo mese”.
L’orizzonte del vertice Nato per l’Ucraina
La visita di Zelensky è arrivata a pochi giorni dal vertice Nato dell’11 luglio in Lituania, una occasione in cui verrà rilanciata la richiesta dell’Ucraina di far parte della Nato e ottenere un ‘invito’ a entrare nell’Alleanza.
Una candidatura che l’Ucraina “merita” secondo Erdogan, che sul tema si è esposto non poco. Sul tavolo dell’incontro tra Erdogan e Zelensky la difficile estensione dell’accordo che permette il passaggio di grano ucraino attraverso il Mar Nero. “Un accordo a cui tutto il mondo guarda, in particolare gli stati poveri dell’Africa”, ha detto Erdogan. Un’intesa siglata il 22 luglio 2022 e che da allora ha permesso il passaggio di 30 tonnellate di grano e prodotti alimentari ucraini attraverso il Mar Nero.