Si sono chiuse molto rapidamente le indagini sullo stupro di venerdì notte avvenuto a Roma. Arrestato un bengalese, riconosciuto dalla vittima.
Un nuovo caso di violenza sessuale scuote le cronache. Questa volta è accaduto a Roma, in via Palestro (zona della Stazione Termini). La vittima è una ragazza finlandese di 22 anni, giunta da pochi giorni in Italia per lavorare come babysitter. Il tragico fatto si è consumato tutto nella notte tra venerdì e sabato.
La ragazza, arrivata da qualche giorno a Roma, era uscita con alcune amiche. Alla fine della serata, insieme ad una di esse, stava cercando un taxi per fare rientro a casa. Ed è stato allora che le si è avvicinato un giovane dai modi gentili, che le ha offerto di accompagnarla con la sua auto. Ingenuamente, la ragazza ha accettato, rassicurando anche la sua amica.
Nel tragitto fino alla vettura del ragazzo si è consumata la violenza. La ragazza è stata prima picchiata e minacciata di morte con un grosso sasso (probabilmente un sanpietrino), poi è stata stuprata. Il tutto in strada, dietro un bus parcheggiato nei pressi della Stazione Termini, nel pieno centro di Roma.
Le urla della ragazza hanno richiamato l’attenzione di una donna, che ha assistito alla violenza dalla finestra e ha dato subito l’allarme chiamando la polizia. Le indagini hanno permesso di rintracciare lo stupratore nelle prime ore del giorno nella zona di Piazza Fiume. Si tratta di un bengalese di 22 anni, in Italia dal 2014 e titolare di un permesso di soggiorno per motivi umanitari. La vittima ha riconosciuto in lui il suo stupratore attraverso le foto mostrategli dagli investigatori.
Questa mattina si è svolto l’interrogatorio di convalida all’interno del carcere di Regina Coeli, dove il 22 enne si trovava in stato di fermo. Il Gip ha convalidato l’arresto per violenza sessuale e rapina (dopo lo stupro, il 22 enne ha anche derubato la ragazza).
Lorenzo Spizzirri