Dopo aver diretto la quinta e la sesta stagione di “Skam”, il giovane regista Tiziano Russo torna a raccontare una storia giovanile. “Noi anni luce” distribuito da Notorious Picture e presentato al Giffoni Film Festival, è una sick love story all’italiana con due stelle nascenti del cinema italiano. Sono infatti Carolina Sala e Rocco Fasano. Nei rispettivi ruoli di Elsa, una diciassettenne appassionata di canoa che si ritroverà inaspettatamente a combattere contro la leucemia e Edo anche lui affetto dalla stessa malattia. Edo è in ospedale da più tempo, ama raccontare storie ai bambini. E’ spiritoso, altruista e pronto a vivere ogni istante al massimo.
“Noi anni luce”, il teen drama perfetto per l’estate
Insieme affronteranno un viaggio di formazione sullo sfondo di scenari laziali. La distanza tra i due suggerita dal titolo evoca uno spazio siderale. Ed è qui che nascono e muoiono le supernove, stelle destinate a svanire, lasciando una scia luminosa dietro di loro. La sceneggiatura è firmata dalle due giovani sceneggiatrici. Sono Isabella Aguilar e Serena Tateo, a cui va riconosciuto il merito di aver saputo aggirare con intelligenza il dramma del tema della malattia.
La commozione in molti punti lascia piacevolmente spazio a leggerezza, a cui dà corpo soprattutto il personaggio della mamma di Elsa, un’inedita Carolina Guzzanti, mai melodrammatica. Al posto di una retorica che insegue la lacrima facile è stato portato avanti un approccio più immediato e naturale. A cui hanno contribuito le interpretazioni estremamente spontanee dei due giovani innamorati protagonisti, i due attori hanno più volte raccontato come facilmente si sia creata la giusta chimica e complicità tra di loro sul set.
Il cast del film
A una prima parte confinata tra le pareti di un ospedale ne segue una seconda in cui la pellicola si trasforma in un road movie costellato da tramonti romantici sul mare, incontri preziosi come quello con la solare Mila, una ragazza che Elsa e Edo incontrano nel loro viaggio, interpretata dalla cantante Laila Al Habash, al suo esordio sul grande schermo. A completare il cast ci sono Adalgisa Manfrida, nel ruolo dell’infermiera Carla, e Daniele Parisi in quello di uno dei medici.
Elsa deve andare alla ricerca di suo padre (Fabio Troiano), un latitante costretto ad abbandonarla da bambina, con cui scoprirà di avere in comune la passione per la canoa. È l’unico a poterle donare il midollo per salvarla. Non esistono storie sbagliate, solo storie raccontate male, scrive Edo sul suo quaderno delle storie strampalate dove supereroi e principesse combattano insieme il male, storie che inventa e illustra per intrattenere i bambini del reparto di leucemia. Sicuramente “Noi anni luce” è una storia ben raccontata nonostante la sua linearità e l’assenza di grandi soprese nella scrittura o in regia.
La colonna sonora
Tutti gli ingredienti dal dramma, al viaggio, all’amore, la malattia, il rapporto tra figli e genitori sono ben amalgamati, tutto è in equilibrio in questo tenero teen drama, come non se ne vedevano da “Bianca come il latte, rossa come il sangue” (2013). “Noi anni luce” è il film perfetto per godersi qualche ora in un cinema d’estate, magari all’aperto, sotto le stelle.
Alla colonna sonora ha partecipato Aiello con un brano inedito che potremmo ascoltare dal 27 Luglio, data in cui il film arriverà in sala. Come in “Skam” la musica ha sicuramente anche nel lungometraggio di esordio di Tiziano Russo un ruolo predominante. Brani indie italiani si alternano con ballate elettroniche malinconiche. In una scena di un falò sulla spiaggia è stata inserita una traccia composta dallo stesso regista.
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Eleonora Ceccarelli