Un Bonus benzina di 150 euro riservato alle fasce sociali con redditi bassi per aiutarle a sostenere l’urto del caro prezzi.

La misura allo studio si traduce in una nuova social card riservata alle spese per il rifornimento carburante ai distributori. Il valore potrebbe essere di 150 euro una tantum da destinare alle fasce più deboli della popolazione. Si tratta quindi una misura aggiuntiva alla Carta Spesa 2023 già in vigore.

La novità è trapelata dal Consiglio dei ministri dello scorso 28 agosto, che avrebbe escluso il taglio delle accise, in favore di misure economiche dirette alle categorie più svantaggiate e con reddito basso, confermata da alcune fonti a La Repubblica.

Il taglio delle accise costerebbe da solo 13 miliardi di euro, soldi che la prossima Manovra di bilancio destinerà ad altre misure come il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi bassi.

Come funziona il Bonus benzina da 150 euro

Il bonus da 150 euro verrebbe caricato su una nuova social card ed erogato alle famiglie con reddito basso. Sarebbe valido per tutte le tipologie di carburante:

  • diesel,
  • benzina,
  • gpl e metano

Si tratterebbe di un contributo una tantum, cioè erogato una volta sola. Potrebbe però, nelle intenzioni del governo, trasformarsi in un voucher trimestrale, erogato nei mesi di ottobre e a dicembre 2023.

Destinatari del Bonus benzina da 150 euro

Non si ha ancora certezza sull’esatta platea che beneficerà del Bonus benzina. Come confermato dalle fonti di La Repubblica, la misura potrebbe tradursi in un sostegno economico di 150 euro secchi, erogato alle famiglie con i redditi più bassi e famiglie numerose. Il modello sarebbe lo stesso della Carta spesa Dedicata a te, ma destinata alle famiglie con Isee fino a 25mila euro.