Sono circa duemila gli ospiti nell’hotspot di Lampedusa dove resta accesa la macchina dei trasferimenti. Circa 1.150 i migranti sbarcati in 24 ore, compresi gli ultimi – finora – 144, 69 dei quali sbarcati direttamente a Cala Croce. Nella giornata di ieri sono stati 23 i barchini approdati per un totale di oltre mille persone. I migranti arrivati sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove, alle 7, c’erano 1.950 ospiti. Per la mattinata, la prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di 640 migranti che raggiungeranno Catania con la nave “Veronese”.

La presidente della commissione europea ha accolto l’invito urgente di Giorgia Meloni e, prima di volare a New York per l’assemblea Onu, sarà sull’isola, insieme alla premier, per vedere con i suoi occhi la situazione dopo l’ondata di sbarchi delle ultime ore. Le due leader terranno dichiarazioni congiunte – informa una nota di Palazzo Chigi – alle ore 11.20, presso l’aeroporto dell’isola. 

Venerdì la presidente del Consiglio ha annunciato di aver scritto alla presidente della Commissione Ue per invitarla a recarsi a Lampedusa. In questo modo avrebbe potuto “rendersi personalmente conto della gravità della situazione che affrontiamo e accelerare immediatamente la concretizzazione dell’accordo con la Tunisia trasferendo le risorse concordate”.

Le due leader, che dovrebbero arrivare a metà mattinata a Lampedusa, andranno al molo Favaloro, assediato in questi giorni dai tanti barchini degli sbarchi autonomi visti attendere in fila. Con ogni probabilità si sposteranno poi all’hotspot. I due presidenti terranno dichiarazioni congiunte alle 11.20 presso l’aeroporto dell’isola, rende noto Palazzo Chigi.

Meloni ha avuto nella giornata di sabato anche una conversazione telefonica con il presidente francese Emmanuel Macron sul tema. Il colloquio fa seguito – fanno sapere fonti italiane – alle richieste fatte ieri da Meloni a Von der Leyen e al presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Macron e Meloni, spiega l’Eliseo, “hanno discusso dell’azione congiunta che potrebbe essere svolta nel Mediterraneo centrale, della prevenzione delle partenze con i Paesi di origine e di transito e, infine, degli sviluppi da dare a livello europeo del quadro del patto sulla migrazione per rispondere ai flussi migratori irregolari su lungo periodo”.