Come anticipato dai media Usa, il dipartimento di Stato americano ha annunciato un nuovo pacchetto di armi dagli Stati Uniti all’Ucraina per 325 milioni di dollari.
“La resilienza, il coraggio e la determinazione dell’Ucraina hanno ispirato il mondo e galvanizzato gli sforzi statunitensi e globali per aiutarla a difendersi e a garantire il proprio futuro”, si legge in una nota del segretario di Stato Antony Blinken
Giovedì durante il suo viaggio negli Stati Uniti il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è andato alla Casa Bianca, dove è stato accolto dal presidente statunitense Joe Biden e dalla first lady Jill. Al termine dell’incontro Biden ha annunciato che gli Stati Uniti forniranno nuovi aiuti militari all’Ucraina per un valore totale di 325 milioni di dollari (poco più di 300 milioni di euro). Ha anche detto che la prossima settimana verranno inviati in Ucraina i primi carri armati M1 Abrams promessi a gennaio.
Quella di questi giorni è la seconda visita di Zelensky negli Stati Uniti dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, cominciata nel febbraio del 2022, e avviene in un momento piuttosto critico per il suo paese. Sia il presidente Biden che la gran parte del Congresso continuano a sostenere la necessità di inviare aiuti all’Ucraina, ma alcuni hanno cominciato a esprimere dubbi. Intanto, nel paese continuano i bombardamenti russi.
La situazione in Ucraina
L’Ucraina ha fatto casa a Ungheria, Slovacchia e Polonia perché continuano a vietare le importazioni di grano dal paese, e di contro il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha annunciato che la Polonia smetterà di fornire armi all’Ucraina.
Nel frattempo, dopo il discorso di Zelensky alle Nazioni Unite, la Russia ha lanciato il più grosso attacco delle ultime settimane contro cinque città ucraine, tra cui Kharkiv, Leopoli e la capitale Kiev. Negli attacchi sono state danneggiate diverse infrastrutture e sono state ferite almeno 18 persone. La società energetica nazionale, Ukrenergo, ha fatto sapere che gli attacchi hanno provocato blackout, danni ed estese interruzioni del servizio elettrico sia nella parte centrale che in quella occidentale del paese. Quella di provocare una crisi energetica in Ucraina in vista dell’inverno era stata una strategia della Russia anche negli ultimi mesi del 2022, che però non aveva causato gli effetti sperati.