Dall’1 gennaio 2024 finirà il servizio di tutela per la fornitura del gas e luce, come previsto dalla legge sul mercato e la concorrenza. I clienti attualmente in regime di tutela, a meno che non rientrino nella categoria dei clienti vulnerabili, non avranno più diritto all’applicazione delle condizioni economiche di fornitura di gas determinate da Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente).

In questo contesto, Agsm-Aim Energia offre a tutti i clienti domestici non vulnerabili e in regime di tutela la possibilità di sottoscrivere entro il 20 novembre 2023 un nuovo contratto alle migliori condizioni offerte dal gruppo, aderendo all’offerta Special Casa Gas.
Per quei clienti che non faranno alcuna scelta, Agsm-Aim Energia continuerà a erogare la fornitura applicando, a partire dal nuovo anno, le condizioni dell’offerta Placet (Prezzo Libero a Condizioni Equiparate di Tutela) ossia un’offerta con caratteristiche stabilite da Arera

Bollette gas e luce, cosa cambia

Non si conosce ancora bene cosa potrebbe accadere con la fine del mercato tutelato: i prezzi aumenterano o rimarranno invariati? “Oggi sul mercato tutelato abbiamo 10 milioni di famiglie”, ha ricordato il ministro durante un convegno. Il tema è cosa accadrà alle famiglie italiane che non sceglieranno, per tempo, un operatore sul mercato libero, ma anche da questo punto di vista sono arrivate rassicurazioni da parte del governo. “Sulla base dei principi fissati dalla decretazione ministeriale, saranno svolte campagne di comunicazione istituzionale su larga scala, attraverso una pluralità di canali divulgativi e sui principali media a diffusione nazionale, in coordinamento con Arera e con il supporto di Acquirente Unico”, ha spiegato Fratin

Fino a quando non si saprà la strada da intraprendere, ecco cosa accadrà a chi non sceglierà un operatore al termine del mercato tutelato: nessuno dovrà temere un’interruzione di servizio perché si passera automaticamente al Servizio a tutele graduali (Stg) che è operativo grazie alle microimprese. L’operatore, al momento, è impossibile da conoscere fin quando non si saprà chi avrà vinto tramite le aste dei prossimi mesi. Il Stg avrà una durata non superiore ai tre anni: chi avrà continuato a non scegliere passerà allo stesso servizio dei tre anni precedenti. Anche sulle tariffe c’è un alone di incertezza: di sicuro il prezzo sarà unico per tutto il Paese grazie a una delibera emanata da Arera che “sarà soggetta ad aggiornamenti periodici”.

Per quanto riguarda il gas, chi non sceglierà il proprio operatore al quale versare il prezzo delle bollette non rimarrà a secco: anche in questo caso, chi non aderirà al mercato libero dal prossimo anno rimarrà con il fornitore preesistente che applicherà prezzi variabili in base al Psv (Punto di Scambio Virtuale) in aggiunta a un prezzo fisso che sarà stato stabilito “liberamente dal venditore e monitorato da Arera”, come si legge su Repubblica.