Torna la paura del fuoco a Palermo. A due mesi dai roghi che hanno messo in ginocchio la città, le fiamme, alimentate dal caldo torrido e dallo scirocco, hanno assediato diversi quartieri del capoluogo come Brancaccio, nella periferia Ovest, dove sono state minacciate le abitazioni. Ieri sera a Cefalù, è stato evacuato un albergo minacciato da fiamme altissime. I circa 750 ospiti del Costa Verde, sono stati trasferiti, in via provvisoria, presso il palazzetto dello sport della Provincia fatto aprire appositamente dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile. Sul posto il dirigente del Servizio Territoriale di Palermo del Drpc Sicilia e diverse squadre di volontariato. Presenti anche carabinieri, polizia e vigili del fuoco.
Due purtroppo le vittime registrate ieri. Una donna è stata trovata morta in un canalone vicino all’autostrada: sarebbe accorsa nella zona per liberare alcuni cavalli dal proprio maneggio.
La tragedia si è consumata a Mazzaforno, un piccolo centro nelle vicinanze di Cefalù. Maria David, una donna di 42 anni, ha affrontato coraggiosamente le fiamme scaturite da sterpaglie in una zona rurale, per correre in soccorso dei suoi cavalli.
Gli animali si trovavano infatti intrappolati in una stalla, che era stata rapidamente avvolta dalle fiamme. Purtroppo il tentativo della donna le è stato fatale: la 42enne è rimasta bruciata viva, mentre il suo sacrificio non è servito neppure a salvare la vita ai suoi cavalli.
Mentre un uomo à morto a Trappeto durante l’evacuazione di alcune abitazioni lambite da un incendio. L’uomo forse è stato preso dal panico e potrebbe avere avuto un malore.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, è andato nella sala operativa del Corpo forestale per seguire, in tempo reale, l’evolversi della situazione.
Il sindaco di Cefalù, Daniele Tumminello, fotografando la situazione drammatica, ha ricordato come “da quasi dodici ore, il territorio di Cefalù è seviziato e martoriato dalle fiamme, che hanno bruciato ettari di bosco, minacciato e danneggiato case e strutture alberghiere, mettendo la città in ginocchio. E, cosa assai più grave, hanno stroncato la giovane vita di una donna. Tutto ciò è inaccettabile, specie se si pensa che i roghi erano partiti ieri sera dal vicino comune montano di Gratteri e che si sono propagati per centinaia e centinaia di metri, arrivando sino al mare”.
“È il secondo, devastante, incendio nell’arco di tre mesi – aggiunge – Una situazione inaudita. Facciamo nostro l’accorato appello del vescovo di Cefalù affinché le Istituzioni preposte, con in testa il presidente della Regione, cambino passo e strategia. Chiedo, nell’immediato, alla Protezione civile regionale un ulteriore potenziamento dei soccorsi, per fronteggiare il fuoco nei fronti ancora attivi e pericolosi”.