Annunciato il via libera alla nota di aggiornamento del Def. Il premier Gentiloni parla di “quadro positivo” e “numeri di crescita più alti e stabili”. Ma anche del no allo stop dell’aumento dell’età pensionabile. Non per tutti almeno. Ottimismo a parte, la coperta sembra ancora troppo corta.

Il premier Paolo Gentiloni, ottimista sul Def credits: governo.it

Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri il documento che aggiorna il testo approvato ad aprile. La nota di aggiornamento del Def, il Documento di economia e finanza, parla di ottimismo. Almeno da parte del Governo. Nell’annunciare il via libera di quest’ultimo tassello del documento, Paolo Gentiloni parla infatti di crescita e di quadro positivo.

E i numeri del Def sembrano dargli ragione: il deficit viene portato a quota 1,6% e libera 10 miliardi, a disposizione per la prossima legge di Bilancio. Parallelamente il debito scende a partire dal 2017. La crescita più forte delle attese, sopratutto per i prossimi anni. Il nuovo testo, infatti, rivede sensibilmente al rialzo le previsioni formulate ad aprile e stima per il 2017 una crescita del Pil dell’1,5%. Previsione confermata anche per il 2018  e il 2019. Nel 2020, infine, avremo il “il sostanziale” pareggio di bilancio. Numeri che fanno sorridere, soprattutto il governo. E che fanno ipotizzare addirittura la cancellazione della clausola di salvaguardia che prevede l’aumento dell’Iva.

Def: stime reali o coperta troppo corta?

Le stime che arrivano dal Documento di Economia e Finanza sono buone. O almeno lo sembrano.

“Qualcuno potrà dire che è una previsione troppo ottimistica, ma credo che sia pienamente giustificata dalle politiche che metteremo in atto. Un discreto grado di ottimismo è giustificato”  Pier Carlo Padoan, ministro dell’Economia

Nonostante i dati incoraggianti, nonostante le cifre al rialzo, un certo grado di scetticismo rimane. Anche perché ci sono nodi chiave che i miglioramenti tanto pubblicizzati non riusciranno a risolvere. Parliamo innanzitutto dell’ipotesi di uno stop all’aumento dell’età pensionabile, tema molto discusso in questo ultimo periodo con i sindacati. Al riguardo il Presidente del Consiglio ha detto: “Dei margini per discutere ci sono sempre certamente ma non per fare un’operazione generalizzata”.  Al massimo potrebbe esserci uno stop per qualche categoria, stop che comunque sarà da valutare.

Sembra di spostare una coperta sempre troppo corta. Se non aumenterà l’Iva, non si fermerà l’età pensionabile. Se si concretizzeranno gli aiuti ai giovani per l’inserimento lavorativo, forse non avremo una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali. E questo forse vuol dire che tanto ottimismo non è ancora così giustificabile.

Il Def come manifesto elettorale?

Altro motivo per essere scettici è il solito proclama a favore di Matteo Renzi. Tanto per ricordarci che siamo sempre in campagna elettorale. Le parole di Paolo Gentiloni sono tutte a favore dell’ex e futuro candidato premier. 

“I risultati economici che sono stati resi possibili dalle riforme varate dal governo Renzi e che noi abbiamo proseguito ci hanno consentito una discussione con l’Ue che ha portato margini favorevoli di finanza pubblica e che ci porterà a proporre al Parlamento una legge di bilancio non depressiva, che non sarà un freno alla tendenza positiva dell’economia”

Il premier aggiunge che il lavoro deve continuare, sia sul lato controllo della spesa pubblica che per le riforme. Speriamo che il lavoro porti frutti ancora migliori e che magari si possano risolvere più problemi.

Federica Macchia