Il bonus benzina, noto anche come bonus carburante, è un contributo messo in campo dal governo per i lavoratori del settore privato. L’articolo 2 del decreto legge 21/2022, convertito con modificazioni dalla legge 20 maggio 2022, n. 512 (c.d. decreto Ucraina bis), prevede un buono del valore massimo di 200 euro esente sia da contributi che da imposte. Sono compresi tra i beneficiari anche gli studi professionali. La novità più importante introdotta dalle modifiche appena approvate riguarda la cessione del bonus che potrà avvenire a qualsiasi titolo e non solo gratuitamente.
L’8 marzo scorso è passato anche al Senato, dopo il via libera della Camera, il Dl Carburanti, contenente le misure urgenti per la trasparenza dei prezzi. Tra le misure anche la proroga del bonus benzina per il 2023. È stato confermato anche l’obbligo di esporre i prezzi medi di riferimento accanto a quelli praticati. I valori saranno calcolati dal Ministero delle Imprese e del Made In Italy sulla base delle comunicazioni ricevute da tutti gli esercenti. Sarà disponibile anche un’app per consultare i prezzi, che sarà realizzata con un investimento pubblico da 500mila euro per il 2023 e 100mila per il 2024.
Il decreto aiuti ter ha introdotto anche un credito d’imposta del 20% delle spese per il carburante sostenute nel terzo e quarto trimestre 2022 da parte di imprese agricole, di agromeccanica e della pesca.
Il Consiglio dei Ministri del 25 settembre scorso ha varato un nuovo decreto Energia. Tra i contenuti principali troviamo una novità per il bonus benzina: i beneficiari della social card “Dedicata a te” potranno usarla anche per pagare i rifornimenti di carburante. Il governo ha stanziato circa 100 milioni di euro, che ripartiti si tradurranno in 80 euro a famiglia. Entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto, il Mimit pubblicherà un decreto con l’ammontare del beneficio aggiuntivo e le modalità e condizioni delle imprese aderenti.
Un altro punto che va chiarito è che quello per i carburanti non sarà un bonus a sé. In sostanza con il decreto energia il governo ha semplicemente esteso l’uso della social card (oggi utilizzata per l’acquisto di generi alimentari dai nuclei familiari) anche per l’acquisto di carburanti. Solo chi possiede la carta “Dedicata a te”, ossia le famiglie con Isee fino a 15mila euro, avrà dunque diritto a ricevere il contributo per diesel, benzina e altre tipologie di carburanti.
Qual è la platea della social card
Finanziata dal governo Meloni con 500 milioni di euro per il 2023, la social card si rivolge a una platea di 1,3 milioni di famiglie in difficoltà economica, prive di altri sussidi pubblici come reddito di cittadinanza, reddito di inclusione, fondo di solidarietà, cassa integrazione o Naspi. Nella graduatoria dei beneficiari, stilata da comuni e Inps, sono incluse le famiglie con un Isee aggiornato al 12 maggio 2023 inferiore ai 15mila euro annui, e attestato dalla dichiarazione sostitutiva unica (Dsu).
L’importo della social card è di 382,5 euro da spendere tra il primo agosto e il 31 dicembre 2023. Con il bonus carburanti l’importo totale dunque salirà a poco più di 450 euro.
Va infine sottolineato che il governo aveva fissato una data di scadenza per l’attivazione della social card: il 15 settembre. I beneficiari che oltre quella data non hanno effettuato almeno un acquisto con la card prepagata hanno perso l’intero importo. E salvo sorprese non avranno diritto neppure ai 70-80 euro per l’acquisto di carburante.
Come richiedere bonus benzina
Per ottenere il buono benzina non sarà necessario presentare alcuna domanda. L’agevolazione, infatti, verrà assegnata in automatico dalle aziende private ai propri dipendenti per un massimo di 200 euro. I lavoratori destinatari del bonus devono essere titolari di reddito di lavoro dipendente. Rientrano nell’ambito di applicazione anche i soggetti che non svolgono un’attività commerciale e i lavoratori autonomi, sempre che dispongano di propri dipendenti. Ad oggi le amministrazioni pubbliche sono escluse dall’agevolazione.
I lavoratori potranno usufruire dell’incentivo in due modi:
- buoni benzina o simili;
- benefit aziendali disponibili per il dipendente, in questo caso, se incluso nei piani sindacali, non verrà sommato al limite di non imponibilità dei benefit, pari a 258,23 euro.
L’Agenzia delle Entrate ha specificato, nella circolare n. 27/E, quali sono i datori di lavoro e i lavoratori interessati dal beneficio, le modalità di erogazione e le regole da seguire nel caso in cui siano riconosciuti come premio di risultato. I buoni possono essere corrisposti dal datore di lavoro da subito, senza preventivi accordi contrattuali. Con la circolare n. 27/E del 14 luglio 2022 (testo integrale al seguente link pdf), l’Agenzia ha chiarito tutti i dubbi legati al bonus carburante.
Dal 12 settembre 2022 è operativa la nuova piattaforma dell’Agenzia delle Dogane per inoltrare le domande relative al bonus carburante per gli autotrasportatori (articolo 3 del DL 17 maggio 2022 n. 50). La misura consente di usufruire di un credito d’imposta pari al 28% delle spese sostenute nel primo trimestre del 2022 per acquistare carburante impiegato su mezzi di categoria Euro 5 o superiore.
Il portale è disponile al seguente link: www.creditoautotrasportatori.adm.gov.it
Il Decreto Carburanti ha prorogato il bonus per tutto il 2023. I voucher, ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, non concorrono alla formazione del reddito.