Con il voto favorevole della Camera alla fiducia posta dal governo il decreto Asset viene convertito definitivamente in legge. Le novità più importanti riguardano il tax credit per R&S nella microelettronica, alcune misure riguardanti il superbonus, il rafforzamento del contrasto alla delocalizzazione. Il credito d’imposta per i progetti di ricerca e sviluppo riguarda gli investimenti relativi al settore dei semiconduttori. Quanto al superbonus, diventa definitiva la proroga del 110% per gli edifici unifamiliari, mentre non è stata approvata la proroga proposta per i condomini. Infine, l’imposta straordinaria sui profitti delle banche consiste in un’aliquota del 40 per cento, per l’anno 2023, sui margini di interesse. Il Decreto Asset per la riforma dei taxi è stato approvato, ma i sindaci criticano l’aumento delle licenze. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ritiene che il decreto toglie soldi ai cittadini. Anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, lo definisce “acqua fresca” e si prepara ad estendere gli orari di servizio. La Camera ha dato l’approvazione definitiva al decreto.
Il Dl ha incassato critiche anche dagli amministratori locali, preoccupati dalla norma che prevede l’aumento delle licenze a carico dei comuni. Nella città di Roma, con il nuovo decreto potrebbero essere rilasciate fino a 1.500 nuove licenze, quanto mai indispensabili dopo mesi di piazzole vuote e attese interminabili. Il sindaco Roberto Gualtieri ha apertamente criticato il Dl in una dichiarazione rilasciata a SkyTg24: “Purtroppo il decreto è stato fatto male ed è inutilizzabile, se usassimo questa procedura nuova perderemmo tutti i soldi che vanno ai Comuni per la gestione amministrativa delle licenze. Ci hanno tenuto fermi due mesi per fare delle norme che non servono a niente”.
Il nuovo decreto taxi: cosa cambia?
Il nuovo decreto permette l’assegnazione di più licenze taxi, inclusa la possibilità di gare per il 20% di licenze aggiuntive. Inoltre, le licenze possono essere concesse temporaneamente in base alle esigenze comunali. È ora consentito agli attuali tassisti affittare licenze provvisorie ad altri, anche amici o familiari.
Tuttavia, le licenze provvisorie possono richiedere l’acquisto di un nuovo veicolo per i due anni di validità.
Sciopero dei taxi: il 10 ottobre
Il Ministro Urso ha chiesto ai sindaci di implementare velocemente le nuove norme sulle licenze taxi. Il sindaco di Roma e Gualtieri criticano il decreto per l’assegnazione del 100% dei proventi ai tassisti, preferendo l’iter ordinario. Anche il sindaco di Firenze contesta il decreto e Nardella suggerisce l’estensione dei turni come alternativa.
Il 10 ottobre ci sarà uno sciopero dei taxi a causa del decreto Asset, giudicato inopportuno dall’Usb Taxi per l’aumento delle licenze senza dati concreti. Intanto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, riflette sull’aumento delle licenze taxi e il decreto Asset, cercando una soluzione economica adeguata.
Altre novità del decreto Asset riguardano i biglietti aerei e il caro voli, con il governo Meloni che ha deciso di togliere il tetto alle tariffe sui voli.
Con le nuove norme vengono rafforzati i poteri dell’antitrust, che potrà avviare accertamenti in caso di condotte restrittive della concorrenza o di abuso di posizioni dominante portate avanti tramite algoritmi, in particolare per quanto riguarda le rotte insulari e i periodi di picco della domanda.
Un’altra novità è l’obbligo per i gestori aeroportuali di pubblicare i sussidi ricevuti dalle compagnie aeree, al fine di garantire maggiore trasparenza.