L’Israele, per ora, non vuole occupare la Striscia di Gaza

Nonostante sia considerata imminente, l’invasione via terra della Striscia di Gaza da parte di Israele non è ancora cominciata: Israele nel frattempo sta continuando a bombardare con grande intensità la Striscia, dove si teme una disastrosa crisi umanitaria a causa dell’«assedio totale» ordinato dal governo israeliano, con cui sono state bloccate le forniture di acqua, cibo, elettricità e carburante.

L’esercito israeliano dice che 600mila palestinesi sono partiti verso sud, dove però le città non hanno i mezzi per accogliere tutti: la città di Khan Yunis, in particolare, è vicina al collasso. Intanto si inizia a discutere di cosa succederà dopo che Israele avrà invaso la Striscia di Gaza: domenica sera il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto in un’intervista che un’occupazione della Striscia da parte di Israele sarebbe «un grave errore». A Biden ha risposto poco dopo l’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite Gilad Erdan, che ha detto che «non abbiamo alcun interesse ad occupare Gaza o a rimanere a Gaza», specificando però che al momento l’unica cosa che può fare il paese per rispondere agli attacchi di Hamas è attaccare e invadere la Striscia per «distruggere» il gruppo.

L’ufficio del primo ministro israeliano Bejamin Netanyahu ha smentito la notizia riferita da Reuters secondo cui il suo governo avrebbe concordato con Stati Uniti ed Egitto un cessate il fuoco nel sud della Striscia di Gaza. Il cessate il fuoco sarebbe servito a permettere l’evacuazione in sicurezza delle persone straniere dalla Striscia verso l’Egitto, attraverso il valico di Rafah. Il governo israeliano ha detto anche che per il momento non ha intenzione di permettere l’arrivo di aiuti umanitari dall’Egitto.

Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu attends the weekly cabinet meeting at his office in Jerusalem, Israel, Sunday, May 5, 2019. (Abir Sultan/Pool Photo via AP)

Israele ha annunciato un nuovo corridoio umanitario dalle ore 10.00 alle 13.00 di oggi per permettere alla popolazione civile residente a Gaza di lasciare le proprie case, prima di un nuovo attacco delle forze armate con la stella di David. Lo ha annunciato con un post in lingua araba su X il il portavoce dell’IDF, Avichay Adraee. “Residenti di Gaza e della striscia di Gaza, vi abbiamo lanciato un appello negli ultimi giorni affinchè lasciate Gaza City ed il nord della Striscia e vi dirigiate verso l’area a sud della valle di Gaza per la vostra sicurezza” scrive Andraee. “Vi informo che l’IDF si asterrà dal prendere di mira l’asse designato tra le 10.00 e le 13.00. Per la vostra sicurezza approfittate del breve periodo di tempo per spostarsi a sud fino a Khan Yunis. Se la vostra sicurezza e quella dei vostri cari sono importanti per voi, dirigetevi a sud secondo le nostre istruzioni. Siate certi – conclude il portavoce dell’IDF – che i leader di Hamas si sono già presi cura di se stessi e dei loro familiari”.