Karem Rohana è un attivista italo palestinese che è stato recentemente pestato a Roma da due uomini incappucciati per una “Spedizione punitiva”
Di una violenza inaudita e inaccettabile quel che è avvenuto recentemente a Roma. L’attivista italo-palestinese che si stava fortemente esponendo per la causa che vede coinvolta la sua patria nel conflitto tra Israele e Palestina è stato ripetutamente colpito su volto e corpo a Roma mentre passeggiava. Il blogger ha denunciato l’aggressione subita assieme a una giornalista. La digos inizierà le sue indagini al riguardo.
Cosa è successo a Karem e perché un attivista palestinese viene picchiato brutalmente?
Karem Rohana (sui social @Karem_from_kaifa) è stato picchiato brutalmente da due uomini incappucciati mentre si trovava a passeggiare a Roma. I due uomini lo hanno pestato e sono poi scappati a bordo di due auto. Karem è finito in ospedale. Karem è un attivista italo-palestinese e blogger, e insieme a lui c’era anche la giornalista Benedetta Sabene. Sabene, come la vittima, ha denunciato l’accaduto con delle stories diffuse sul suo profilo Instagram.
L’aggressione – confermata da fonti di polizia – è avvenuta in zona San Paolo, vicino al Parco Schuster. Karem è stato trasportato in ospedale. Inoltre sul caso indaga la Digos che è chiaramente intervenuta sul posto, specificatamente con gli agenti del commissariato Tor Carbone.
“Una spedizione punitiva”
denuncia Rohana sui social che poi accusa senza mezzi termini:
“Israele esporta la sua democrazia in Italia”.
Ovviamente è innegabile notare come la situazione di tensione rispetto al conflitto tra Israele e Palestina si stia facendo sempre più sentire. La cosa che lascia in bocca l’amaro è che anche a Roma, sembra, i Palestinesi stanno subendo violenze.
Qualche informazione:
Il pestaggio è avvenuto poco dopo le 22:30 nella giornata di martedì, quindi due giorni fa. Era il 24 ottobre e la brutale aggressione si è consumata al civico 177 di viale Ostiense. Picchiato da due uomini, Karem ha subito varie lesioni. L’attivista si è affidato alle le cure del personale del 118, dopo essere stato trasportato all’ospedale Sant’Eugenio. Da lì Karem poi denunciato l’aggressione subita. Sembra che i due “incappucciati” si sarebbero dileguati a bordo di due auto, diverse. Queste informazioni ci fanno capire quanto forte e premeditata fosse l’azione violenza contro l’attivista filo-palestinese.
“Mi hanno massacrato con calci e pugni in faccia e nella schiena Due Smart mi hanno seguito dall’aeroporto e quando sono sceso dalla macchina di una mia amica mi hanno assalito”
spiega con una stories dal pronto soccorso dell’ospedale dove ancora si trova. Poi un altro post dove indica il punto preciso dell’aggressione “nel caso qualcuno avesse visto qualcosa” per concludere così:
“Sono al pronto soccorso Si stanno prendendo cura di me. Me ne hanno dato abbastanza forte. Soprattutto nella schiena, non riesco a muovermi. Faccio referto, farò denuncia. Vorrei quasi ringraziarli. Non fanno altro che darmi ragione. Mi hanno fatto male, volevano proprio ammazzarmi. Mi hanno preso a calci in faccia”.
Quel che è avvenuto è inammissibile: un atto di violenza che si accumula a tutti quelli che i Palestinesi stanno subendo in Patria.
Karem per la causa palestinese è stato picchiato a Roma:
Parliamo dell’attivismo del ragazzo che, bloccato a Gerusalemme per diversi giorni, ha documentato le terribili condizioni in cui versa la popolazione di Gaza. Karem ha vissuto varie violenze di vario tipo, anche telematico. Questo sia a Roma che fuori. Infatti durante la sua permanenza nei territori, il suo profilo instagram è stato bloccato per circa sette volte. Michele Santoro di Servizio Pubblico interviene su Facebook.
Santoro sui social:
“Il comitato promotore Pace Terra e Dignità esprime solidarietà a Benedetta Sabene e Karem Rohana, sottolineando come il clima antipalestinese stia montando in maniera preoccupante. (…)C’è una netta volontà a colpire chi dissente dalla narrazione unica sul conflitto tra lo stato di Israele e Hamas. Quello subito ieri da Kamer Rohana è stato sicuramente un agguato.”
Il clima di violenza è salito in maniera esponenziale e deve cessare quanto prima, per evitare sempre più gravi conseguenze.
Maria Paola Pizzonia, Autore presso Metropolitan Magazine