La Gilda e il Cassero LGBTQIA+ Center sono “al fianco del popolo palestinese, contro ogni forma di oppressione”, come riportato nel loro comunicato “politico” come loro stess* lo hanno chiamato. Come attivistə LGBTQIA+ si impegnano anche quest’anno per portare all’interno del Lucca Comics & Games una visione critica, transfemminista ed intersezionale. Come riporta il comunicato, loro non condividono “la scelta dell’organizzazione di mantenere il patrocinio dell’ambasciata di Israele”, ma non per questo faranno venir meno il loro impegno per rendere gli spazi della fiera sempre più sicuri per le persone LGBTQIA+ e non solo.

La Gilda del Cassero è contro le oppressioni: ecco cosa rivela nel suo comunicato

La gilda

La Gilda è il gruppo del Cassero che ha scelto il gioco come strumento primario di attivismo. Da dieci anni sono impegnate nella creazione di spazi di gioco e socializzazione più accoglienti per tutte le persone, nella divulgazione della cultura del safer space all’interno della comunità giocante italiana, nella promozione di una maggiore diversificazione delle voci nell’ambito del game design, favorendo l’autorappresentazione delle donne, delle persone queer e delle altre soggettività marginalizzate, attraverso il medium ludico.

Un decennio di attivismo che si è tradotto in un’intensa attività di rete con le realtà operanti nel mondo del gioco: dalle case editrici alle associazioni ludiche, dalle singole persone game designer alle grandi fiere di settore. Hanno utilizzato la visibilità dei loro corpi e delle loro identità per diffondere le pratiche e i valori del Cassero, hanno cercato di prendere e di creare spazi e piattaforme ampie di presa di parola per tutte le soggettività che da quel contesto erano relegate in posizioni minoritarie o non trovavano modo di esprimersi.

Da questo punto di vista, le fiere e i grandi eventi come PLAY e Lucca Comics & Games sono per loro momenti estremamente importanti, permettono di parlare a un pubblico esteso e variegato, di amplificare la portata delle voci e delle loro attività. Ogni anno prendono parte a questi eventi e cercano di portare al loro interno contenuti politici, lavorando anche con chi li organizza, al fine di rendere quegli spazi sempre più accoglienti per le persone LGBTQIA+ e non solo.

Anche quest’anno partecipano al Lucca Comics & Games, il più grande evento europeo dedicato al gioco e al fumetto, uno dei più grandi di tutto il mondo, e lo fanno insieme a diverse realtà partner, organizzando due workshop su tematiche queer, diffondendo l’utilizzo delle etichette per indicare nomi e pronomi, promuovendo sensibilità rispetto all’accessibilità degli spazi, creando all’interno del padiglione Carducci almeno un’area safer, il cui presidio è garantito dalle loro maglie rosa, dove potersi sentire accolte e comprese, dove per un momento prendere il fiato e sollevarsi dal peso del minority stress. Hanno trovato nel team dell’organizzazione dell’Area Games del Lucca Comics persone attente e sensibili alle loro istanze, che si sono impegnate per dare spazi e possibilità di azione.

L’edizione di quest’anno del Lucca Comics & Games si svolge all’insegna del tema TOGETHER, la locandina è realizzata dagli artisti Hasaf e Tomer Hanuka di nazionalità israeliana e vuole essere un inno al senso di comunità e allo stare insieme nelle differenze. Questa è la ragione dichiarata per la quale l’Ambasciata in Italia di Israele ha concesso il proprio patrocinio all’evento, come riconoscimento del valore culturale dell’iniziativa. L’idea di accettare un simile patrocinio è, a loro parere, problematica già in partenza per un luogo come il Lucca Comics & Games che vuole essere accogliente e sicuro verso le differenze, all’insegna di valori quali rispetto, partecipazione, inclusività. Accettare il patrocinio dell’Ambasciata di Israele è una scelta tutt’altro che accogliente, che non restituisce un piano di rispetto delle differenze; al contrario connota l’evento come in qualche modo schierato, a prescindere dalle intenzioni dell’organizzazione, dalla parte di un soggetto oppressore.

La Gilda è un gruppo di gioco ma, come riportato da loro stess*, è un gruppo politico, non possono pertanto riportano di “non poter rimanere indifferenti all’oppressione che il popolo palestinese subisce da decenni a opera dei governi di Israele”, come scritto nel loro comunicato. “Non possono rimanere indifferenti alla violenza e al genocidio, all’oppressione coloniale, alla disparità e all’ingiustizia di una guerra che sembra inesorabile, mentre l’Occidente resta schiacciato sulle posizioni di Israele. Pur essendo consapevoli della complessità storica e politica di questo conflitto, all’interno di una dinamica di potere basata sull’oppressione, loro non possiamo che leggere gli eventi dalla prospettiva di chi la subisce.”

Come riportato da loro “Avremmo voluto che Lucca Comics & Games avesse deciso – almeno in conseguenza dell’escalation di violenza delle ultime settimane – di rinunciare al patrocinio dell’Ambasciata di Israele per rispetto delle troppe persone che in questa guerra stanno perdendo la vita, per rendere gli spazi dell’evento attraversabili dalle molte persone che anche in Italia si sentono vicine al popolo palestinese, così come da tutte le persone che si sentono impotenti davanti a ogni forma di oppressione. Questo non è purtroppo avvenuto e ci troviamo davanti a una situazione in cui parteciperanno all’evento in una posizione di forte disagio, interiorizzando un senso di colpa, come se fossero complici. Ma non vogliamo voltarci dall’altra parte, non vogliamo rimanere indifferenti.” 

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