Terminato il G7 Lavoro e ritornata Torino alla normalità, non sono mancate accese polemiche sugli scontri che hanno riguardato le autorità di polizia e i NoGlobal. Renzi attacca il Movimento 5 Stelle, Di Maio rimanda tutto al mittente. E’ già campagna elettorale?
Il G7 Lavoro ha deciso di «adottare un approccio inclusivo al mercato del lavoro, con particolare attenzione ai più deboli della nostre società, per assicurare che nessuno sia lasciato indietro, con particolare attenzione ai gruppi sociali particolarmente esposti alla perdita di un impiego e alla riduzione dei salari». E’ questo il frutto del G7 Lavoro torinese: approccio inclusivo al mercato del lavoro, promozione dell’innovazione, politiche per l’occupazione giovanile e per la famiglia.
L’incontro a Torino dei 7 Ministri del Lavoro più influenti non è stato però tutto rose e fiori, perchè mentre i 7 si confrontavano sui temi centrali del summit, per le strade di Torino i cortei che erano stati preannunciati si sono svolti regolarmente, senza gravi imprevisti, seppur con qualche innegabile problema.
Gli scontri aizzati dai movimenti di contestazione non sono stati alimentati dall’impeto delle forze dell’ordine che invece hanno risposto con calma, respingendo indietro qualche sommossa e arrestando chi ha compiuto reati. Il risultato è di 11 feriti e 2 arresti.
«Il mio dovere era di garantire i diritti di tutti: sia lo svolgimento regolare dell’evento, sia le manifestazioni di protesta. Il bilancio è positivo – ha affermato il questore di Torino, Angelo Sanna – gli eventi di contestazione non sono stati né vietati né cambiati. I dimostranti ci avevano chiesto di arrivare in piazza, a Venaria, e così è stato. Hanno cercato lo scontro fisico, non abbiamo mai risposto alle loro ripetute provocazioni. Volevano – ha aggiunto – che reagissimo con violenza, cosa che non è stata fatta. L’illegalità si persegue applicando il codice, non con i manganelli. Chi ha commesso reati è stato arrestato».
Scontri al G7 Lavoro di Torino. Le forze dell’ordine respingono le incursioni dei No Global senza cedere ad azioni violente – Immagine dal Web –Non la pensa allo stesso modo l’ex premier Matteo Renzi, il quale con un post su Facebook ha criticato l’organizzazione della manifestazione di contestazione del G7 Lavoro e gli amministratori comunali preposti: «Ci sono uomini delle nostre forze dell’ ordine feriti. Non mi fa effetto vedere la mia testa rotolare. Mi fa effetto vedere amministratori comunali pagati da tutti i cittadini che, anziché schierarsi con le forze dell’ordine e con le istituzioni, rilanciano le immagini della rivoluzione francese e dei tempi della ghigliottina. Troppo facile prendere le distanze a parole e poi però sfilare con i violenti nei cortei. Ci avevano chiesto di portare il G7 a Torino e poi le hanno fatto fare una figuraccia».
Matteo Renzi voleva chiaramente riferirsi ai diversi esponenti M5S del Comune di Torino, alcuni dei quali hanno addirittura partecipato alla manifestazione dicendosi dalla parte dei manifestanti.
Il Movimento 5 Stelle non si è fatto attendere e ha replicato, rimandando le accuse al mittente. Luigi Di Maio, infatti, si è detto contrario a quanto affermato da Matteo Renzi, difendendo invece l’operato della collega Chiara Appendino, Sindaco di Torino: «Le violenze non fanno parte del Dna del MoVimento 5 Stelle ed è bene sottolinearlo. Soprattutto davanti a Renzi che perde l’occasione di tacere per attaccare l’amministrazione di Torino. Anziché sfruttare cinicamente questi episodi di violenza per una sterile polemica politica, avrebbe potuto limitarsi a solidarizzare con gli agenti e le istituzioni. La sindaca di Torino Chiara Appendino ieri – continua Di Maio – in seguito agli scontri, ha espresso sostegno alle forze dell’ordine per gli attacchi subiti e augurato pronta guarigione agli agenti feriti. Io sto con lei, con la città e con l’amministrazione che si è messa a disposizione per il G7».
Si sono aperte le porte del carcere, invece, per Andrea Bonadonna, il quale è stato arrestato in quanto accusato di lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale: tra i leader del centro sociale torinese Askatasuna, conosciuto alle forze dell’ordine in quanto molto attivo anche tra i NoTav, Bonadonna avrebbe aggredito un poliziotto, ferendolo. I membri del Movimento NoTav hanno subito espresso solidarietà sui social, tanto che dalla pagina del movimento è spuntato un messaggio in sua difesa: “Andrea è generoso, Andrea è un No Tav, Andrea non china la testa di fronte a qualsiasi ingiustizia. E’ un ragazzo che per la libertà lotta e non si risparmia mai. Andrea va liberato subito“.
Lorenzo Maria Lucarelli