I terroristi «hanno perso il controllo di Gaza, non hanno il potere di fermare l’esercito e ora stanno fuggendo al sud», ha annunciato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. «I civili stanno saccheggiando le loro basi. Non hanno più fiducia nel governo di Hamas»
Soldati israeliani della Brigati Golani sono penetrati nel Parlamento di Gaza City prendendone il controllo. Virale sui social la foto delle truppe che espongono le bandiere israeliane dietro il banco della presidenza. Immediata la reazione di Hamas che, attraverso il portavoce Ahmed Abdul Hadi, ha annunciato che “Hezbollah entrerà pienamente in guerra con Israele se Hamas sarà completamente distrutta a Gaza. La linea rossa per Hezbollah è la totale distruzione della resistenza a Gaza“. Tutti gli ospedali nel nord della Striscia intanto sono fuori servizio. Israele: “Hamas teneva gli ostaggi nell’ospedale pediatrico Rantisi a Gaza City”.
Pazienti e medici rimangono intrappolati nell’ospedale principale di Gaza dopo giorni di combattimenti tra le truppe israeliane e Hamas, mentre le agenzie umanitarie avvertono che i pazienti critici e i bambini sono a rischio di morte a causa della mancanza di carburante e della diminuzione delle scorte di cibo e acqua. Israele afferma che il quartier generale di Hamas è sotto l’ospedale, un’accusa che Hamas e i medici della struttura hanno negato.
I responsabili della struttura, parlando con diversi giornali internazionali, hanno detto che decine di persone stanno morendo a causa dell’impossibilità di fornire loro cure mediche adeguate. Christian Lindmeier, portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha detto che l’ospedale al Shifa sta diventando ormai «quasi un cimitero». Lindmeier ha detto che, in base a quanto raccontatogli dai responsabili dell’ospedale, intorno alla struttura si stanno accumulando cadaveri di persone che non hanno potuto ricevere cure e nemmeno essere sepolte o portate in un obitorio. Il direttore dell’ospedale, Mohamed Abu Salmiya, ha detto a BBC che le autorità israeliane non hanno ancora concesso il permesso di trasferire i corpi in decomposizione al di fuori dell’ospedale per essere sepolti, e che di conseguenza i cani stanno entrando nella struttura e stanno cominciando a mangiare i cadaveri.
Il ministero ha detto che al momento all’interno dell’ospedale ci sono più di 2.300 persone: 650 pazienti, 1.500 civili che hanno lasciato le proprie case e tra 200 e 500 operatori sanitari. Salmiya ha detto che sette di quei neonati sono morti perché nati prematuri, dato che non c’è energia per far funzionare le incubatrici. Israele nei giorni scorsi aveva detto di aver offerto ai dirigenti dell’ospedale di trasferire i neonati prematuri in altre strutture, e ha accusato Hamas di averlo impedito.
Ha anche detto di aver cercato di inviare all’ospedale 300 litri di gasolio per far funzionare i generatori per un po’ di tempo, ma che anche in questo caso Hamas avrebbe impedito che la struttura ricevesse il carburante. Il direttore dell’ospedale ha però detto che 300 litri di gasolio sarebbero serviti a far funzionare l’ospedale solo per mezz’ora. Secondo Salmiya per funzionare l’ospedale avrebbe bisogno «di 8mila-12mila litri al giorno».