Se guardiamo all’arte tante sono le raffigurazioni in chiave religiosa e non che richiamano il Natale. Alcune di essi ci fanno riportano alla memoria quel grande artista e re della pop art che fu Andy Warhol. Il grande artista amava infatti profondamente il Natale americano ed era cresciuto in una famiglia molto religiosa. Aspetti questi che influenzarono profondamente la sua produzione artistica
Andy Warhol, il Natale tra consumismo e religione
Se si pensa ad Andy Warhol si ricorda il grande artista pop come un virtuoso americano che perfettamente interpretò lo spirito di quell’America consumista che ha, come da lui stesso affermato, “Dato il via al costume per cui il consumatore più ricco compra essenzialmente le stesse cose del più povero”. Ci sono però dei lati meno noti della vita e della arte del grande artista della pop art come il suo grande e viscerale amore per il Natale. Wahrol infatti riteneva che il Natale americano fosse simile ad un mito collettivo alimentato da una vera e propria fantasia antropologica, che spinge alla partecipazione spasmodica alla festa nel tentativo di eccellere sugli altri. Ecco perchè il noto artista ritrasse tutti glie elementi più noti del Natale americano come alberi, ghirlande e cartoline di natale e non solo.
Un altro degli elementi poco conosciuti della vita di Warhol è infatti la sua religiosità derivata dall’educazione familiare. Raccontò John, il fratello di Warhol, come riportato da Finestre sull’Arte che per la madre “andare in chiesa era meglio del possesso di cose materiali”. Andy in particolare crebbe con questa donna pia che disegnava angeli e che visse con lui anche quando si trasferì a New York. Una foto lo ritrae mentre serviva pasti ai senzatetto nella chiesa del Riposo celeste. Lo stesso artista, oltre che la solidarietà, a Natale amava anche circondarsi di amici e persone care facendo loro generosi regali.
La fede di Warhol nella sua arte
La fede dell’artista e il suo amore per il Natale la si ritrova a nelle cartoline di auguri realizzate tra gli anni 50 e 60′ per Tiffany & CO in cui sono raffigurati alberi di Natale o star of Wonder, composti da ghirlande, cornucopie, candele, cherubini e angeli. Esistono inoltre due disegni dove Warhol ha rappresentato un’Adorazione dei Magi ed una Natività su un palmo della mano, rappresentanti quelle tradizioni che aveva imparato ad amare da bambino.
L’originalità di Warhol e il suo amore per il Natale si ritrovano anche nelle serigrafie dei primi anni 80′ realizzate sul tema delle stella di natale, un popolare fiore delle festività natalizie da regalare agli amici. In quegli anni inoltre tra le serigrafie della serie “Myths” dedicate a personaggi iconici ed epici come Superman e Dracula non manca un ritratto di uno simboli del Natale come Santa Claus.
Infine, nel 1978, Warhol riesce a farsi scattare una foto per la copertina di High Times in cui posa vestito da babbo natale accanto a Truman Capote che è vestito da bambina. Una foto eccentrica che testimonia la grande amicizia tra i due e il coronamento dell’ossessione maniacale che Warhol aveva per Capote sin da quando si era trasferito a New York e cercava di contattarlo ogni giorno. Raccontò Warhol scherzosamente che, al momento della foto, “Truman non era in vena di vestirsi da donna, disse che era già vestito da bambino”.
Stefano Delle Cave
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