Decine di edifici del campo profughi di Nuseirat sono stati distrutti nelle ultime settimane dai bombardamenti nella Striscia di Gaza centrale, dove l’esercito israeliano ha esteso le sue operazioni spostandosi dal nord all’area meridionale dell’enclave. La crisi umanitaria di Gaza si sta aggravando, con l’85% dei 2,3 milioni di palestinesi del territorio che hanno abbandonato le loro case e le agenzie delle Nazioni Unite che avvertono della fame e delle malattie di massa. Israele ha giurato di distruggere le capacità militari e di governo di Hamas per garantire che l’attacco del 7 ottobre non si ripeta mai più. A più di 100 giorni dall’inizio del conflitto, le autorità palestinesi affermano che il bilancio delle vittime nel territorio costiero ha superato i 24.000 morti. In Israele, l’attacco di Hamas del 7 ottobre ha ucciso circa 1.200 persone e circa 250 sono state prese in ostaggio dai militanti. Quasi la metà degli ostaggi è stata rilasciata durante una tregua di una settimana a novembre, ma più di 100 rimangono in cattività.

L’agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che 13 persone sono rimaste uccise e diverse altre ferite in bombardamenti aerei e d’artiglieria effettuati ieri sera dalle froze israeliane sulla città di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. I raid hanno colpito edifici residenziali nei quartieri Al-Nasmawi, Batn Al-Sameen e New Abasan, nonché le vicinanze degli ospedali Nasser e Al-Amal. Poco prima il Ministero della Salute palestinese gestito da Hamas aveva comunicato un bilancio di 158 morti nelle ultime 24 ore nella Striscia.

Nuovi raid di Israele contro Hamas nella Striscia di Gaza. Secondo le ultime news di oggi, 17 gennaio 2024, sarebbero almeno 81 le persone rimaste uccise durante gli attacchi. Ad affermarlo è il ministero della Salute di Gaza, precisando che è stata colpita anche la città meridionale di Khan Yunis. Lo riporta il Times of Israel.

Dal 7 ottobre sono almeno 24.285 le persone rimaste uccise nell’offensiva di Israele, secondo la stessa fonte