Nello spazio di Metropolitan Today di oggi, il Il 31 gennaio 1747 quando veniva aperto a Londra il London Lock Hospital, il primo ospedale dedicato alle malattie veneree o sessualmente trasmissibili.

Il London Lock Hospital e le malattie veneree

il 31 gennaio 1747 veniva aperto il London Lock Hospital, fonte medium.com
London Lock Hospital, fonte medium.com

“Tutti voi giovani, ascoltate il mio avvertimento, state attenti alle belle ragazze che vanno in giro in città, perché queste ragazze sono state la mia rovina”.

È un avvertimento contenuto in una vecchia canzone del 700′ intitolata “The Unfortunate Lad” in cui si parla espressamente del London Lock Hospital e del problema, all’epoca epidemico, della sifilide. Bisogna dire che nei secoli precedenti i Lock era destinati ai lebbrosi, ma più che per curare la lebbra erano luoghi in cui i malati venivano rinchiusi e isolati dal mondo. Nel 700′ invece la lebbra non era più un problema a Londra al contrario della sifilide. Ecco perchè nel 1747 il chirurgo William Bromfield e l’avvocato Martin Madan, già noto per le sue strampalate teorie sulla poligamia, fondarono il London Lock Hospital ottenendo diversi finanziamenti da personalità importanti tra cui anche donne.

Come funzionava davvero il primo ospedale dedicato alla malattie veneree

Il London Lock Hospital non era certo come i moderni ospedali. Si trattava di una struttura sovraffollata e con pessime condizioni igieniche. Per accedervi era necessaria una raccomandazione, superare il giudizio di un comitato direttivo e dimostrarsi totalmente pentiti in base all’ideologia puritana dell’epoca. Inoltre le cure che venivano somministrate era praticamente inutili e quasi esclusivamente a base di molti liquidi e lassativi. La dieta dell’ospedale era, infatti, particolarmente anemica ed era basata su porridge, tisane con salvia, brodo e latte. Un altro particolare inquietante è che, a parte uomini e donne sposati e non, erano presenti anche bambini dai 2 ai 12 anni che avevano contratto la sifilide a causa di violenza sessuale. Esisteva infatti, all’epoca, la credenza che si potesse guarire dalla sifilide qualora si avesse un rapporto sessuale con una persona vergine.

Altre ricorrenze importanti

Il 31 gennaio dell’828 giunse a Venezia, dopo essere stato portato via da Alessandria d’Egitto, il corpo di San Marco Evangelista. A causa del famoso complotto della polvere da sparo, il 31 gennaio 1606 veniva giustiziato Guy Fawkes. Più di un secolo dopo, il 31 gennaio 1776, Alessandro Volta scoprì il gas metano. Il 31 gennaio 1930, invece, la 3M immise per la prima volta sul mercato lo scotch.

Il 31 gennaio 1943 i nazisti, ormai accerchiati, si arresero ai russi al termine della famosa e drammatica battaglia di Stalingrado. 7 anni più tardi, il 31 gennaio 1950, il presidente Truman annunciò l’inizio di un programma per lo sviluppo della famigerata bomba all’idrogeno. Parliamo ora di due eventi della storia e della cronaca italiana. Il primo è avvenuto il 31 gennaio 1963. Quel giorno, in base all‘articolo 116 della nostra Costituzione, il Friuli Venezia Giulia diventò una regione autonoma a statuto speciale. Il secondo è il 31 gennaio 1969. In quel drammatico gionro veniva ucciso a Marina di Vecchiano, dopo essere stato rapito da un’associazione di monarchici, il piccolo Ermanno Lavorini.

Il 31 gennaio 2012 la Toyota Corolla diventò l’auto più venduta della storia con 37,5 milioni di automobili vendute. 3 anni più tardi, il 31 gennaio 2015, Sergio Mattarella venne eletto Presidente della Repubblica Italiana. Infine, delle 24 del 31 gennaio 2020, la Gran Bretagna non fu più uno stato membro dell’Unione Europea.

Nati oggi

Ricordiamo il famoso compositore Franz Schubert e la celebre stilista Krizia. Oggi è il compleanno di Justin Timberlake. Facciamo infine gli auguri ai nostri Malika Ayane e Salvo Sottile.

Morti oggi

Il 31 gennaio del 303 d.C , causa delle spietate persecuzioni di Diocleziano, veniva martirizzato mediante decapitazione San Ciro d’Alessandria. Un altro Santo, San Giovanni Bosco, moriva il 31 gennaio 1888 a Torino a causa della bronchite. Il 31 gennaio 1854 se andava il famoso patriota ed autore di “Le mie prigioni” Silvio Pellico.

Stefano Delle Cave

Seguici su Google news