Non solo piantagioni bruciate, ma anche affumicate.
Il fumo e le ceneri dei roghi danneggiano le infiorescenze, soprattutto la marijuana, che vengono vendute a basso costo.
I roghi che, dalla scorsa domenica, minacciano la California, sono inarrestabili. Nelle tre contee della regione: Napa, Sonoma e Yuba, complice il “vento del Diavolo” o il “Santa Ana Wind”, che puntale ogni anno si presenta nella regione, gli incendi continuano a non risparmiare vittime: finora almeno quindici morti e 20 mila sfollati.
La regione è ben conosciuta per le piantagioni di uva che producono i più pregiati vini degli Stati Uniti, tanto da essere considerata “il grande serbatoio del vino Americano”, in quanto, Oltre il 90% del vino Americano è prodotto in California.
le distese immense dei vigneti californiani(foto dal web)
Le uniche vittime, però, non sono soltanto i vigneti: da quando nel Golden state , con la proposizion 64, l’uso della marijuana anche per scopi ricreativi è considerato legale, le piantagioni sono moltiplicate. Infatti, nel corso dell’ultimo anno le serre ormai fatiscenti nella Salinas Valley, che erano state costruite per le imprese di fiori e fragole, sono state acquistate da decine di imprenditori della produzione della marijuana che stanno coltivando ‘erba’ tra i campi di spinaci, fragole ed uva da vino. I roghi, però, non le hanno risparmiate.
coltivazioni di marijuana (photo credits: controradio.it) pianta di marijuana.(foto dal web)
Evacuazioni e danni da decine di milioni di dollari
Il San Francisco Chronicle afferma che nell’Emerald Triangle, triangolo di smeraldo, ovvero l’area Nord della Parigi dell’Ovest, centinaia di coltivatori sono costretti ad evacuare con danni pronti a sfiorare cifre astronomiche: circa decine di milioni di dollari.
Per la regione di Sonoma, che conta tra le 3 mila e le 9 mila piantagioni, il rischio e il numero di danni previsti è altissimo. “Prevediamo dei danni piuttosto significativi”, ha dichiarato Hezekiah Allen, direttore della California Growers Association, “stanno iniziando a venire fuori le cifre sull’impatto e sarà piuttosto tremendo su tutti i fronti”.
Marijuana affumicata: venduta a basso costo nel mercato nero.
“Gli incendi danno alla cannabis un sapore decisamente affumicato, come accade per il vino, soprattutto quando i fiori sono maturi, lo dico per esperienza personale”.
Spiega a Greenstate Kristen Nevadal, direttrice esecutiva della International Cannabis Farmers Association.
Infatti il vero problema non riguarda soltanto le piantagioni bruciate, ma anche quelle “affumicate”, colpa del fumo e della cenere che conferiscono alle infiorescenze un aroma “fumè”.
Ci ricorda, forse, un pò quei gusti e sapori che piacciono tanto agli americani, come la salsa BBQ, un must della cucina country americana.
Le infiorescenze fumè, infatti, verranno vendute a prezzi stracciati sul mercato nero con nominativi come “beef jerky”, la carne affumicata di bovino che gli americani tanto adorano, e Hickory Kush.
carne essiccata affumicata bovina (photo credits: bulkbeefjerky.com)Probabilmente gli impieghi delle piante affumicate riguarderanno anche distillati e prodotti alimentari.
Kevin Jodrey, coltivatore della contea di Humboldt, fortemente preoccupato, dubito su un imminente arresto degli incendi e dichiara
“È l’unica maniera nella quale potremo gestire questa situazione”.
Da bruciato a affumicato a… Mercato. Una fonte di distruzione che diventa fonte di guadagno, gli americani ci vedono lungo.
#metropolitanmagazineit