Tanto show ma anche commozione con omaggi e un appello alla pace nella prima puntata di Sanremo 2024 di ieri, martedì 6 febbraio. Una serata lunga e intensa guidata da Amadeus, accompagnato alla co-conduzione da Marco Mengoni, che si è conclusa con Loredana Bertè e il brano ‘Pazza’ in testa alla top 5 della stampa completata da Angelina Mango con ‘La noia’, al terzo Annalisa con ‘Sinceramente’, quarto Diodato con ‘Ti Muovi’ e quinto Mahmood con ‘Tuta Gold’.
Ad aprire la serata proprio l’artista di Ronciglione e la fanfara dei carabinieri, a sorpresa è arrivato sul palco Ibrahimovic. E ancora la commozione per la lettera della mamma di GiòGiò. Poi gli interventi di Fiorello, l’omaggio a Toto Cutugno, le lacrime liberatorie di Big Mama, l’appello per il cessate il fuoco a Gaza di Dargen D’Amico. È stato l’inno della fanfara del IV reggimento dei Carabinieri a cavallo ad aprire questa edizione della kermesse, insieme alla mascotte del reggimento, Briciola, vestita in ‘uniforme’ per l’occasione. Sul palco dell’Ariston Marco Mengoni, elegantissimo in giacca nera Armani con ricamo dorato sul petto. Visibilmente emozionato, l’artista esordisce da co-conduttore della serata: “Tra un attimo, nulla sarà come prima. Ascolteremo le canzoni che ci cambieranno la vita”, ha detto Mengoni. Che poi ha chiesto al pubblico: “Prendiamo un respiro tutti insieme. Che il 74esimo festival abbia inizio”, lasciando poi il palco ad Amadeus che ha dato il via alla serata. “E’ qui la festa”, dice mandando un saluto all’amico Jovanotti e andando a salutare con un bacio il figlio José seduto in prima fila. In avvio, una gaffe: in prima fila c’è il presidente di Rai Cinema, Ama non lo riconosce. Primo ospite, a sorpresa, della serata Zlatan Ibrahimovic tornato all’Ariston a due anni dall’esperienza alla co-conduzione per proteggere Amadeus da se stesso. “Che ci fai qui?”, chiede Amadeus quando l’ex campione del Milan lo raggiunge sul palco dopo aver distribuito al pubblico in platea santini con la sua immagine. “Che ci fai tu qui?”, dice Zlatan. “Quanti anni hai?”, chiede l’ex calciatore. “62”, risponde Amadeus. “Io 42 e ho smesso, perché ho ascoltato il mio corpo. Sono qui per proteggerti”, dice tra le risate Ibrahimovic. Non sono mancati gli ‘interventi’ di Fiorello. “Hai visto il mantello? Per fare tutta sta roba abbiamo preso il budget di una puntata di Bella Ma’ su Raidue”, dice ad Amadeus. Il mantello ha un messaggio per il direttore artistico: ‘Ama pensati libero… E’ l’ultimo’. Il riferimento è all’ultimo Festival che Amadeus dovrebbe condurre e il messaggio viene recapitato con un capo d’abbigliamento che ricorda quello indossato un anno fa da Chiara Ferragni. “Questo doveva essere il finale, ma ho pensato ‘meglio che me lo gioco subito’ visti tutti questi allarmi…”, ha aggiunto Fiorello che poi è venuto meno agli accordi ed è salito sul palco, salvo ‘sdoppiarsi’ come clone frutto dell’intelligenza artificiale. Tutto inizia con Amadeus che prova a collegarsi con lo showman che dovrebbe essere all’Aristonello ma poi scopre è in platea. Segue tra i due uno scambio di battute: “Ama, c’ero anch’io ieri dove c’è stato l’allarme bomba. All’improvviso – racconta lo showman – sono arrivati i poliziotti con tanti cani e si è sparso il panico. Poi i poliziotti hanno detto che era un allarme bomba e tutti hanno tirato un sospiro di sollievo”. Nonostante le proteste di Amadeus che gli ricorda gli accordi ovvero di poter salire sul palco solo sabato sera quando indosserà ufficialmente i panni del co- conduttore, Fiorello disobbedisce (“tanto è l’ultimo posso fare quello che voglio”) e dopo qualche barzelletta si blocca. Dal led compare un video dello showman che dice: “purtroppo me l’hanno fatto cretino pure con intelligenza artificiale”. Sul palco compaiono così due persone che mettono sul carrello Fiorello che è ancora bloccato e lo portano via. Commozione e standing ovation al Teatro Ariston per il ricordo di GiòGiò, Giovambattista Cutolo, il musicista ucciso a 24 anni per una lite su un parcheggio.
La mamma del ragazzo legge una lettera al figlio ucciso questa estate a Napoli da tre colpi di pistola esplosi da un 16enne. Non è mancato l’omaggio a Toto Cutugno, 15 volte al festival, morto lo scorso agosto. “E’ stato 15 volte al festival, l’ha vinto una volta nel 1980, ma Toto Cutugno appartiene al Festival, e il festival appartiene a lui”. Così Amadeus presenta l’omaggio che il festival di Sanremo ha reso al cantante scomparso l’anno scorso. “Stasera -spiega- vogliamo ricordarlo con una canzone tra le più belle che abbia mai scritto. Era il festival del 1990, la canzone è ‘Gli amori’ e lo ricordiamo con la voce originale accompagnato dall’orchestra del festival”. Tra gli applausi del pubblico, la voce di Toto Cutugno esegue il brano accompagnato dall’orchestra del maestro De Amicis e dal coro del festival. Un omaggio sul palco, come promesso, per Anna Marchesini da parte di Mengoni per il quale lei è da sempre grande fonte di ispirazione. In gonna di pelle, con un colletto elisabettiano ed un leggìo, il co-conduttore riprende un celebre sketch che la comica portò sul palco della trasmissione ‘Stelle di Natale’ del 1996. “E tragedia, e strazio, e solitudine, e dolore…..eccheppalle ‘sto Sanremo!”, esclama Mengoni, prima di lanciare la pubblicità tra le risate del pubblico.L’appello di Dargen D’Amico Infine, dopo l’esibizione, l’appello di Dargen D’Amico. “Grazie per la possibilità di cantare questo brano, che dedico alla mia cuginetta Marta. Adesso è a studiare a Malta, ha avuto questa grande fortuna. Non tutti i bambini hanno questa fortuna. Nel Mar Mediterraneo in questo momento ci sono bambini sotto le bombe, senza acqua e senza cibo. In questo momento il nostro silenzio è corresponsabilità. La storia, Dio non accettano la scena muta. Cessate il fuoco”, dice.